Instancabile lavoratore. In campo Giulio Ebagua non si risparmia. Mai. La sue personalissime partite finiscono sempre con la lingua sotto gli scarpini. Lotta, corre, fa a sportellate con i difensori avversari, spesso distratti e sconfitti dalla prepotenza fisica dell'attaccante biancorosso, prezioso anche per come riesce ad aprire spazi e corridoi per i compagni di reparto. Quello che manca, però, è il gol. Solo due quelli realizzati - in sette partite - con la casacca del galletto, per giunta nella stessa partita (Bari-Frosinone 4-0).

Nessun caso Ebagua, per carità. Il suo apporto resta decisivo. Per un centravanti, però, contano (parecchio) anche i gol. Con la rinuncia a Caputo (relegato in panchina con l'arrivo dell'ex Spezia), il Bari sembra aver perso il suo riferimento realizzativo in attacco. Buoni e salutari le reti di De Luca, Galano o Boateng, ma al galletto servono e serviranno le reti del suo centravanti titolare. 

Sezione: News / Data: Gio 05 marzo 2015 alle 14:00
Autore: Andrea Dipalo
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