Leonardo “Dino” Bitetto, ex calciatore del Bari, ha vestito la maglia biancorossa nella stagione 1977-78 collezionando tre presenze, per poi tornare dal 1980 al 1982, totalizzando 49 partite e una rete. La sua carriera si è interrotta prematuramente nel 1984, quando militava nella Cavese, a causa di un grave infortunio. Da allenatore ha guidato diverse squadre pugliesi, tra cui Trani all’inizio della sua carriera, Molfetta, Bisceglie, Monopoli, Cerignola, e, più recentemente, il Barletta. Lo abbiamo intervistato in esclusiva ai nostri microfoni per parlare della stagione del Bari e del possibile raggiungimento playoff. Di seguito le sue dichiarazioni.
Sul campionato: “Le prime tre stanno facendo un campionato a parte, stanno dominando la serie B, tanto d smettere anche in discussione l’equilibrio che di solito in B c’è quasi sempre stato. Sono più forti nettamente di tutte le altre.”
Sul Bari… “Bari disordinato e discontinuo, nonostante la buona posizione in classifica. È stato altalenante sia nelle prestazioni sia nei risultati.”
Sulla rosa: “Quasi tutti stanno confermando il loro valore, anche se quelli più continui sono sicuramente Dorval e Mantovani, e i due mediani Maita e Benali. La sorpresa forse è Radunovic, che è diventato sempre più affidabile nel suo ruolo”
Su Longo: “Sta ottimizzando di volta in volta i giocatori che ha a disposizione. L’unica considerazione che posso fare su di lui è il fatto che deve fare delle scelte. Deve scegliere, se scegliere con i due attaccanti centrali o se utilizzare il trequartista, solo su questo deve dare un’identità. Lui parte e fa bene con i tre difensori, i due laterali Dorval e Oliveri o Favasuli, poi si avvale sempre dei due mediani e di volta in volta cambia. Sceglie se giocare con una mezzala quindi Lella o Maggiore o con i due attaccanti o con un attaccante e un trequartista. Lì davanti deve decidere, deve valutare e dare una costanza, una continuità.”
Sui playoff… “Il Bari può raggiungere i playoff. Non sarà semplice, ci sono squadre che stanno tornando in alto come il Palermo. Non sarà facile ma sono fiducioso che possano raggiungerli.
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