Valerio Di Cesare, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato della situazione del club: "Adesso conta solo il Bari, la salvezza, è una questione vitale per me e per tutti. Sono qui da tanti anni, abbiamo costruito tanto, retrocedere vorrebbe dire fallire clamorosamente. Quello che stiamo dando non basta, bisognerebbe andare oltre e dare tutto quello che uno ha. Nelle ultime gare prendiamo sempre gol nei primi minuti, partire dall'uno a zero per gli altri è difficile. Potrei dire tante cose ma ora non ha senso, bisogna salvarsi e andare oltre tutto".

Sulla prossima partita"Cosenza sarà una partita difficilissima, forse è più importante della finale giocata in quel giorno maledetto. Sappiamo che calcisticamente dobbiamo andare a fare una guerra. Tutino per me è uno dei giocatori più forti, insieme a Pohjanpalo. Il modulo? Non so se il 4-3-3 sia quello giusto, adesso comunque conta poco. Serve solo fare risultato e salvarsi".

Di Cesare ha parlato anche delle voci riguardanti la discussione avuta dal capitano con Puscas: "Con lui non è successo assolutamente nulla. Mi sono incazzato perché ho preso un'ammonizione e per me è rischioso, ma l'ho fatto anche con Lulic con la Cremonese".

Il capitano ha concluso: "Ai tifosi non si può dire niente, hanno sempre dimostrato attaccamento a noi, alla maglia e alla città. A me dispiace che siano tanti in trasferta e poi non vengano ripagati. In questo momento bisogna remare tutti dalla stessa parte. Sapevo che sarebbe stato difficile quest'anno, ma mai come adesso. Non avrei mai pensato di lottare per non retrocedere, ma nel calcio ogni annata è a sé".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 24 aprile 2024 alle 14:45
Autore: Raffaele Digirolamo
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