Parliamoci chiaro, nessuno avrebbe mai immaginato ad inizio stagione che il campionato del Bari potesse prendere una piega di questo genere. E’ vero, qualcosa si era già carpito dal mercato estivo ma non fino a questo punto. Più di un campanello d’allarme, in realtà, era già risuonato fra tifosi e addetti ai lavori nonostante la presidenza dichiarasse, a distanza di un mese dalla cocente delusione nella finale play-off contro il Cagliari, che la società avrebbe ambito ad un piazzamento nelle zone alte di classifica. I tifosi, non hanno mai smarrito la fiducia ma, al contempo, hanno assistito ad un susseguirsi di frasi ed eventi che li hanno portati a manifestare un malessere sempre più palese.

A livello psicologico, per una compagine come il Bari che vanta 30 campionati di A all’attivo, ritrovarsi ad essere da un passo dalla A ad un passo dalla C non è facile. I risultati arrancano, le prestazioni altrettanto, il malumore aumenta e adesso, ogni partita, diventa uno spartiacque. Gli incubi non mancano, il Benevento lo scorso anno insegna e poi il capitolo multiproprietà di certo non aiuta. Tante questioni irrisolte e, a detta di molti, poca progettualità.

Che ne sarà di questa stagione? Saranno le restanti nove partite a dircelo, con la speranza che la nave possa essere portata ben presto in porto e non naufraghi in questo mare che, contrariamente a quanto affermato da Leopardi ne “L’infinito” tutto che è tranne che "dolce".

Sezione: Copertina / Data: Lun 18 marzo 2024 alle 11:30
Autore: Sabino Del Latte
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