Le parole del sindaco Decaro e dell'Assessore allo Sport Petruzzelli sull'assolata pista d'atletica dello stadio Della Vittoria confermano la volontà delle autorità comunali di provare a fare in modo che il nuovo Bari possa ricominciare la sua vita nel calcio professionistico. Un'impresa auspicabile per tanti motivi ma allo stesso tempo difficilissima. Stamane la città si è svegliata con la notizia dell'esclusione dal campionato di serie B. La consapevolezza che i biancorossi non avrebbero partecipato al loro 47esimo torneo tra i cadetti era di dominio pubblico già da lunedì pomeriggio, dopo il fallimento delle trattative per la cessione del club. Ma l'impatto è stato comunque fortissimo per una tifoseria che negli ultimi quarant'anni ha visto i propri beniamini calcare esclusivamente i campi della serie A e della serie B (con una sola brevissima parentesi in serie C nel 1983/84, ndr).

FUTURO - Adesso bisogna ripartire. Ci sarà tempo per i processi e per analizzare cosa non ha funzionato in questi ultimi mesi (e in questi quattro anni più in generale) più in là. Occorre cominciare a far fronte a delle scadenze incombenti per non pregiudicare la disputa del prossimo campionato, a prescindere dalla categoria di appartenenza. In parole povere il Comune e chi vuole il Bari per farci un progetto serio ("sciacalli e speculatori non saranno graditi" il monito di Decaro) dovranno in pochissimi giorni produrre una serie di documenti e proposte, organizzare incontri per mettere le basi di quello che sarà il Bari del futuro. L'auspicio che la nuova società possa ricominciare dalla terza serie deve fare i conti, com'è giusto che sia, con il rispetto dei regolamenti federali. Il tempo limite per fare richiesta di ripescaggio in serie C è fissato alle 13 di venerdì 27 luglio. Ciò significa che i nuovi investitori hanno poco meno di una settimana per costituire una società di calcio, presentare un progetto serio ed ottenere dal Comune l'assegnazione del titolo sportivo. Il passaggio successivo, non meno importante, riguarderà la definizione dei quadri societari, la scelta dell'allenatore e la costituzione e preparazione, fisica e tattica, della squadra. Va da sè che rispetto alla concorrenza si partirà in netto ritardo. E che ottenere subito risultati importanti a livello sportivo non sarà affatto facile

PRIORITA' - Ma la priorità è e deve essere una sola: mettere in sicurezza le sorti del Bari affidandolo a figure di comprovata professionalità e comprovate capacità economiche. Un'operazione che richiederebbe tempo, attenzione e assoluta imparzialità. Ma di tempo, come già scritto in precedenza, ce n'è pochissimo. Ciò significa che Decaro e company dovranno lavorare nella massima fretta per provare a rimediare, almeno in parte, ai disastri della precedente gestione. Non proprio il massimo lavorare velocemente quando in ballo c'è qualcosa di fondamentale. Perché la fretta molto spesso è cattiva consigliera.

Sezione: Copertina / Data: Sab 21 luglio 2018 alle 14:00
Autore: Francesco Serrone
vedi letture
Print