Mugugni trasformati in sorrisi. E' successo anche questo dopo l'importante vittoria del Bari sul Cesena per 2-1. Con la buona prestazione fornita dalla squadra, infatti, parte della tifoseria (specie quella, corposa, che anima i social) ha già rivisto i suoi giudizi, che sino a Vicenza sono stati poco teneri nei confronti dei ragazzi di Stellone, oggi osannato dopo essere stato messo quasi alla gogna per un paio di risultati così così. Ma questo è (anche) il bello del calcio, eterno ascensore di emozioni in cui chi piage oggi, ride domani. E viceversa.

Il Bari ha levato la maschera. La prova offerta contro i bianconeri è stata gagliarda. Una squadra quadrata, certamente più armoniosa nei movimenti e nel gioco rispetto alle precedenti uscite. Stellone, in fondo, lo predica da settimane. Date tempo a questo Bari, oggi più bello e frizzante grazie anche alla crescita fisica e tecnica di alcuni suoi singoli. Come Maniero e Fedele, protagonisti - ognuno a modo loro - di ottime prestazioni. Per l'attaccante napoletano iniziano a parlare i numeri. Quattro gol, seppur tre su rigore, in quattro partite sono oro colato, specie per una squadra che, senza il suo bomber, non avrebbe messo a referto nessun gol in questo avvio di serie B.

La sorpresa. Sta facendo ricredere quanti non erano disposti a scommetterci. Fedele, con la sostanza dei fatti, si sta ritagliando un posto di prestigio, nelle gerarchie del tecnico e nel cuore dei tifosi. Alcuni dei quali, sempre sui social, hanno iniziato a paragonare l'ex Carpi al grande e compianto Klass Ingesson. Un paragone scomodo, forse maldestro se si riavvolge la carriera del guerriero svedese. Un parallelo che farà di certo arrossire Fedele, vera sorpresa di questo avvio di campionato in casa biancorossa. Continuano a balbettare, invece, Furlan, Ivan e tutta la batteria degli esterni d'attacco. Ma forse è solo questione di tempo. Come dice Stellone.

Sezione: Copertina / Data: Sab 17 settembre 2016 alle 09:00
Autore: Andrea Dipalo
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