Ha calcato il suolo barese accolto da una bandiera della sua nazione, ha mangiato polpi e stretto migliaia di mani in giro per la città. Pareva essersi immedesimato così tanto nella nuova realtà che un po' di sputi, nei fatiscenti stadi italiani, se li era presi pure lui. Al momento del dunque, però, il salvatore della patria ha fatto mancare il suo apporto, dando l'ultimo e decisivo colpo alla gestione Paparesta. La Champions in cinque anni, ma anche lo Scudetto. Ricordate? Nulla è impossibile. A parole, avrà pensato il malese, si poteva anzi doveva esagerare. C'erano i fessi che già pregustavano teatri ambiziosi e c'erano pure i cronisti, costretti, per dovere di informazione, a riportare le sue promesse da mille e una notte.

E poi c'era lui, Paparesta, che dispensava sicurezze a quanto pare inesistenti. "Tutto ok", "c'è troppo pessimismo", mentre nulla in mano si creava e il precipizio, quello vero, si avvicinava facendogli perdere clamorosamente equilibrio. Il suo sogno, quello di un Bari forte, anzi fortissimo, spalancato a capitali stranieri, è rimasto un sogno. Caduto di fronte al pragmatismo essenziale di chi, al sogno, ha consigliato con le buone maniere e poi imposto, con le cattive, la salvezza di un giocattolo che, mica tanto giocattolo, meritava serietà.

Una cosa seria, il Bari. Finita per diventare sfogatoio di cieche ambizioni e personaggi da slogan. Non che siano stati consigliati benissimo, questi ultimi. E' parsa mancante di profondità pure la ritirata social dell'advisor Iannarelli. Una che non ha mai ammesso colpe, ma accusato anzi l'ambiente di aver rovinato i piani. Quali? Bastava un assegno di non straordinarie proporzioni (quisquilie per chi si presentava come padrone di risorse indescrivibili) per salvare Paparesta. Non si è stati in grado di staccare nemmeno quello. Un danno economico oltre che morale. La fuga è avvenuta nel modo più misero possibile. Senza scuse, né solide spiegazioni. Il modo di fare di chi, evidentemente, è sempre stato abituato a ragionare per iperboli, salvo poi non riuscire a impugnare nemmeno righello e compasso.

Sezione: Copertina / Data: Mer 22 giugno 2016 alle 13:00
Autore: Davide Giangaspero
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