E' già diventato Santo. A Bari ci vuole poco. Due parole dette in italiano corretto, un paio di concetti forti e dall'appeal pronunciato, ed ecco che Davide Nicola ha fatto centro. Il neo tecnico dei biancorossi, presentatosi ieri alla piazza barese, ha - con brevi ma significativi passaggi - catturato la simpatia e l'approvazione (almeno umana) di molti sostenitori del galletto, piacevolmente colpiti dalle capacità dialettiche del nuovo allenatore della Bari.

Il buongiorno si vede dal mattino. Dopo il primo allenamento sostenuto ieri, ecco anche i primi applausi per il tecnico e la squadra all'uscita dall'antistadio. Ma come, sino a due giorni fa c'era bisogno di far intervenire le forze dell'ordine per evitare disagi e mazzate, ed ora è tornato già il sereno? Bastava cambiare allenatore per riportare i sorrisi in casa biancorossa? Evidentemente si, ma non per tutti. I più riflessivi, infatti, sostengono che per Nicola la strada sia tutta in salita.

Nicola, curriculum alla mano, è - nonostante la giovane età - un allenatore vincente. A differenza del suo predecessore, infatti, l'ex Livorno vanta una promozione in serie A con il club amaranto. Questo, però, conta poco quando devi (come nel caso di Nicola) recuperare e ripristinare serenità all'interno di un gruppo che, con Mangia in panchina, ha rischiato di sfilacciarsi completamente. Il primo vero compito del nuovo allenatore sarà quindi quello di riportare a galla la serenità di uno spogliatoio a cui la società, con l'esonero di Mangia, ha voluto togliere quell'alibi secondo cui le colpe fossero solo del povero Devis, responsabile sì ma in concorso con club e dirigenza.

La speranza è che Nicola non venga lasciato solo. Gli errori sin qui commessi devono insegnare qualcosa a questa giovane società, che dovrebbe sbattere più spesso i pugni e pretendere rispetto innanzitutto dai propri giocatori, per molti versi responsabili del disastro che ha portato al cambio in panchina. Giocatori che, detto in maniera popolare, si sono letteralmente montati la testa... ma per cosa? Per aver raggiunto i playoff la scorsa stagione? Per essere stati spesso accolti dalla tifoseria in aeroporto nemmeno avessero vinto la Champions League? Per la bordata di like che i loro selfie o i loro post hanno riscosso sui social? Signori, tornate sulla terra. Mangia ha pagato anche e soprattutto i vostri errori, i vostri limiti, ora magicamente rimarginati con l'arrivo di San Nicola da Luserna San Giovanni. Buon lavoro a tutti.

Sezione: Copertina / Data: Mer 19 novembre 2014 alle 11:00
Autore: Andrea Dipalo
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