Terza vittoria di fila, seconda lontano da casa, e settimo risultato utile consecutivo. E non finisce qui: con il successo di Varese, la porta di Enrico Guarna è rimasta inviolata per la sesta volta nelle ultime sette partite.

Questo, in sintesi, lo score incredibile del Bari durante l'ultimo mese di campionato, la cui permanenza è ormai stata messa al sicuro al tal punto da potersi ora distrarre con discorsi play-off. Se qualcuno lo avesse solo paventato ad inizio torneo, sarebbe stato deriso, forse linciato. Invece, al di la di ogni più felice pronostico, e dopo un inizio effettivamente complicato e giocato sottotono, i biancorossi - complice il fallimento della società e il conseguente ritorno di fiamma del tifoso barese - hanno saputo invertire decisamente la rotta, pigiando sull'acceleratore e facendo terra bruciata dietro di loro in classifica a suon di ottime prestazioni, vedi Trapani fuori casa e Empoli al 'San Nicola'. 

Il treno biancorosso è inarrestabile. Non sembrano esserci stazioni in grado di fermare i ragazzi di mister Alberti, forse vero vincitore dopo mesi di critiche (a volte feroci) che hanno forse avuto il merito di stimolarlo al punto giusto. Quello che va in scena adesso è uno spartito di gusto prelibato. Il Bari è una squadra perfetta in tutti i reparti, uniti da un gioco semplice ma armonioso e decisivo in cui tutti gli interpreti sembrano godere di ottima ispirazione. 

Un lavoro sopraffino. E' giusto riconoscere quanto fatto da Roberti Alberti e dal suo staff. Arrivato a Bari per ricoprire il ruolo di Responsabile del Settore Giovanile, il tecnico marchigiano si è ritrovato quasi costretto ad allenare la prima squadra, lasciata inspiegabilmente orfana da Carmine Gautieri. Con fare sempre serio e garbato, Alberti si è rimboccato le maniche e ha iniziato a progettare i suoi lavori. L'inizio non è stato dei più semplici. Dopo un buon avvio di stagione, il Bari cede con il passare dei mesi, collocandosi tristemente nella zona calda e bassa della classifca da cui è riuscito a venir fuori dopo l'exploit dell'ultimo mese di campionato. I meriti del cambiamento? Molti sostengono siano tutti, o quasi, dei tifosi, e del fallimento della vecchia società. Può darsi, ma meriti e valori vanno ricosciuti anche e soprattutto ai tecnici, con mister Alberti in testa. Professionisti seri che, in silenzio e tra mille problematiche di varia natura, hanno saputo dare vita al bel giocattolo che oggi scorrazza sui campi di B.

Il contratto di mister Alberti, e del suo staff, scadrà il prossimo 30 giugno. Prima di allora il Bari avrà già una nuova società al comando. Una società che, a prescindere dalla nazionalità e dalla valuta dei suoi capitali, verrà ad investire i suoi averi nel capoluogo pugliese con l'obiettivo immediato di ritornare in serie A. Per farlo, oltre a mantenere intatta l'ossatura della squadra attuale, bisognerà rinforzare l'organico e definire chi dovrà essere l'allenatore. Oggi sembra davvero difficile (per una serie di motivi ma non per demeriti del coach) immaginare mister Alberti ancora sulla panchina   biancorossa la prossima stagione, anche se con gli ultimi risultati conseguiti l'uomo di Fermo potrebbe aver guadagnato posizioni importanti nelle fantasie tattiche della prossima proprietà. Se poi si dovessero raggiungere addirittura gli insperati play-off, sarà davvero difficile ignorare il suo incredibile operato...

Sezione: Copertina / Data: Lun 14 aprile 2014 alle 09:40
Autore: Andrea Dipalo
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