Bari, un'altra "x" in questa Serie B. Dal Sassuolo ad agosto... alla Cremonese: cronistoria di tutti i pari e patta

Il Bari ha fatto 13! E no, non stiamo parlando dell'ormai desueto Totocalcio, bensì del tredicesimo pareggio in questa Serie B per la squadra di Moreno Longo. L'autogol di Bianchetti ha portato in dote al Galletto l'ennesima "ics" del campionato e, in queste righe, vediamo di ripercorrere le restanti dodici. 

Il primo è quello del 27 agosto contro il Sassuolo ora in cima alla classifica, con Lasagna che, nei minuti finali, rispose a Thorstvedt. Fece seguito, alla quarta giornata, il rammaricante 0-0 contro la Sampdoria, in dieci per il rosso a Vulikic dopo solo 15' di gioco. Dal 28 settembre sino al 2 novembre, i biancorossi non hanno né vinto né perso: 1-1 contro il Cosenza, con Fumagalli che vanificò il vantaggio di Pucino; 1-1 contro la Cremonese, con Lasagna e Sernicola marcatori; 1-1 contro il Catanzaro, con Pietro Iemmello che riprese Dorval; 0-0 contro Spezia e Carrarese; 2-2 contro la Reggiana, con l'incomprensibile blackout pugliese nei minuti finali, con il doppio vantaggio firmato da Novakovich e Benali reso inutile da Lucchesi e Gondo. 

Qualche turno dopo, Dorval permise il pari in risposta a Galazzi nel match contro il Brescia. Giungiamo quindi ad un gennaio 2025 di soli tre punti: 1 contro la Reggiana, in inferiorità numerica a fine primo tempo per il rosso a Lucchesi; 1 contro il Brescia, con Lella e Bellomo in gol da una parte e con Bianchi e Bisoli a rimettere la situazione in piedi per i lombardi; 1 contro il Cesena di Mignani, che grazie a La Gumina evitò la sconfitta per mano di Favilli. Ed arriviamo a sabato scorso quando, come già detto, un'autorete dell'ex Verona ha salvato il Bari dall'ottavo k.o.

Una situazione che ben dipinge la mediocrità di cui "gode" il Bari in questo momento storico. Un momento di ali tarpate e di sogni di gloria rimandati ad un domani incerto. Se si vuole arrivare quantomeno nel blocco playoff, servirà evitare di perdere ulteriori punti e non accontentarsi della non sconfitta che, se si vede l'altra faccia della medaglia, equivale a una non vittoria. E ci sono le carte in regola non tanto per vincerle tutte, ma almeno una buona parte.