Urlo Cianci, l'abbraccio finale fotografa la voglia della squadra. Da Carrera prime risposte, ma servirà lavorare

Se al Bari serviva fame e grinta per rilanciarsi, l'ha trovata tutta nella cattiveria mostrata da un calciatore entrato a metà ripresa con il numero otto sulla schiena. Non poteva chiedere serata migliore, Pietro Cianci, che ci ha messo pochissimo per alzare le braccia al cielo lanciandosi in un urlo di gioia. Sommerso subito dalla gioia dei compagni, a testimoniare la voglia di rivalsa di un gruppo che ha trascorso l'ultimo mese al centro delle polemiche.

La fotografia della prima partita di Massimo Carrera sulla panchina biancorossa sta tutta nell'abbraccio in occasione del gol: oggi era importante vincere per riprendere fiducia, ed il Bari l'ha fatto proprio con il calciatore che con il suo attaccamento alla maglia ci ha messo la necessaria grinta e fame per fare la differenza.

Dal punto di vista tattico Carrera si è presentato con la nuova veste del 4-2-3-1, che però non ha dato i frutti sperati dal punto di vista della manovra. Maita era un pesce fuor d'acqua nel ruolo di trequartista, Lollo e Bianco non sono riusciti a dare fluidità al gioco. Come risultato, per tutto il primo tempo la sfida è stata molto equilibrata, con le due formazioni che si sono annullate a vicenda.

Nella ripresa l'ingresso di De Risio ha dato un piglio diverso alla manovra: non è servito a rompere l'equilibrio, ma quantomeno ha portato il Bari ad alzare il suo baricentro. Il pressing biancorosso si è fatto più tambureggiante ed ha portato alla rete del vantaggio di Cianci,  propiziata proprio da un lancio del centrocampista entrato a gara in corso.

Per Massimo Carrera è un buon punto di partenza: la squadra ha provato a tenere in mano il pallino del gioco, cercando la costruzione ragionata. Non sempre c'è riuscita, anche a causa di prove non pienamente sufficenti per alcuni singoli, ma questi sono automatismi su cui si potrà lavorare con il tempo. La cosa fondamentale, oggi, era sbloccare mentalmente la squadra e dare fiducia al gruppo: rimessa in moto la macchina, ora servirà provare a spingere il piede sull'acceleratore, per arrivare ai play-off con una buona velocità di crociera.