Verso la Vibonese. Un testa-coda da non sottovalutare

Procede a vele spiegate la marcia di avvicinamento del Bari verso l'obiettivo. Comincia ad intravedersi, finalmente, dopo la dolorosa estromissione del luglio 2018 a seguito delle ormai note, scellerate, vicende societarie, quel ritorno in cadetteria che rappresenta la condizione essenziale per le ambizioni del club di De Laurentiis, distante ormai solo 9 lunghezze. 

Da ostacolo la Vibonese, in un classico testa-coda che nella sfida delle 14:30 vede il fanalino di coda impegnato in un match apparentemente senza storia, ma che rappresenta, di fatto, una sorta di ultima chiamata per i calabresi ormai in caduta libera e distanti 6 punti dalla penultima posizione, occupata dalla Fidelis Andria, che garantirebbe quantomeno la disputa dei playout. 

I numeri, impietosi, vedono contrapposti il miglior attacco del torneo (galletti primi con 54 reti) alla terza peggior difesa. Sono 51 infatti le reti subite dalla retroguardia rossoblu che vede tra le proprie fila l'unico ex della partita, quel Emanuele Suagher che nel mercato di riparazione di gennaio 2017 approdò nel capoluogo pugliese per una seconda parte di stagione senza particolari sussulti.

I precedenti, esigui, vedono un bilancio a favore di biancorossi anche grazie all'ultima, e finora unica, sfida disputata sul campo comunale "Luigi Razza" che vide il 3 aprile 2021 i baresi imporsi per una rete a zero grazie ad un calcio di rigore trasformato dal solito Antenucci. 

Assente tra gli archivi la sfida del girone di ritorno del torneo 2019/2020; la gara del 22 marzo, infatti, non fu mai disputata a causa dello scoppio della pandemia. 

Arbitro della contesa in signor Simone Galipò che ha diretto il Bari in tre occasioni culminate con altrettanti successi, tra cui l'ormai celebre prima uscita al San Nicola del Bari targato De Laurentiis contro la Sancataldese, nell'ormai lontano 2018. Era la serie D, quel bagno di umiltà forse necessario. Ma la città merita altre categorie.