Mancano ormai poco meno di 24 ore alla ripartenza della stagione di Serie C. Domani, infatti, sono in programma i match d'andata dei playout e la finale di Coppa Italia C tra Ternana e JuventusU23, una sfida che determinerà il quadro completo degli abbinamenti in chiave playoff. Tutte le gare in questione saranno sicuramente monitorate con particolare attenzione dalla formazione biancorossa, soprattutto da Vincenzo Vivarini che non ha mai nascosto una certa curiosità nelle prime uscite per analizzare la situazione psico-fisica delle compagini di terza serie in vista dell'esordio in programma il 13 luglio. 

Entrare nei turni successivi dà al Bari la possibilità di analizzare meglio le rivali e cercare di studiare un piano partita adeguato dopo oltre 4 mesi di totale astinenza dal calcio giocato. La ripartenza della Serie A ha già offerto indicazioni interessanti, mostrando una particolare differenza nella gestione delle forze tra chi era già sceso in campo e chi no. A maggior ragione nei playoff a gara secca non si potrà commettere alcun tipo di leggerezza poichè, favori del pronostico a parte, rappresentano sempre una competizione ricca di incognite.

Lo sa bene anche il mister, che in passato si è ritrovato ad avere a che fare con la post season in un'unica occasione. Era il lontano 2012 quando Vivarini condusse l'Aprilia, appena promosso dalla D e alla prima esperienza tra i professionisti della sua storia, alla conquista del quinto posto nel Girone B di Lega Pro Seconda Divisione. Ai playoff la squadra laziale fu però eliminata in semifinale dal Chieti con un doppio pareggio (2-2 e 1-1) per via del peggiore piazzamento in regular season. Vivarini uscì dal torneo con grande rammarico, in particolare per la gara d'andata che vedeva in vantaggio i suoi ragazzi di una rete e di un uomo dopo appena 27 minuti di gioco. Il controllo territoriale e tecnico della gara si tramutò in un'autentica beffa nel finale, con l'Aprilia che subì la rete del pareggio in contropiede: una disattenzione grave e che costò la finale. A distanza di anni la ferita nel cuore del tecnico si sarà rimarginata ma il ricordo di quell'esperienza potrà risultare utile nel suo percorso alla guida dei galletti. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 26 giugno 2020 alle 23:00
Autore: Gianmaria De Candia
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