Cresce sempre di più l'attesa per la finale playoff di domani sera tra Bari e Reggiana. Le compagini, infatti, torneranno ad incrociarsi a distanza di 25 anni ma nel recente passato sono state contraddistinte da un percorso comune: fallimento nell'estate 2018, immediata risalita in C (emiliani tramite ripescaggio) e secondo posto in campionato. Inoltre l'intreccio è anche caratterizzato dalla presenza di moltissimi giocatori che hanno contribuito attivamente alla storia di entrambe le compagini.

Gli esempi più rilevanti sono relativi agli anni '90, il periodo d'oro del Bari, con calciatori del calibro di Carbone, Parente, Pedone, Protti, Terracenere e Tovalieri, che dopo stagioni da protagonisti assoluti in Puglia tra prestazioni di livello, gol e promozioni in Serie A, sono passati terra emiliana tra il 1996 e il 1999, non raccogliendo però i medesimi risultati. Menzione a parte per i recenti, Allegretti e Parisi che, al contrario, hanno militato giovanissimi nella Reggiana in cadetteria per poi arrivare in massima serie anche tra le fila dei galletti, condividendo il primo anno di mister Ventura. 

Tra gli altri (oltre 25 in totale) ricordiamo Dionigi, Grossi e Tangorra, oppure andando ancora più indietro, Galletti, Sola e Pienti, personalità di spicco a cavallo tra i 60' e i 70' e gli unici ad aver collezionato oltre 60 apparizioni con ciascuna delle due squadre. 

Parentesi finale sul fronte allenatori. Attilio Perotti ha, infatti, diretto la Reggiana in una scorcio del campionato 1998-99, poi concluso con la retrocessione in C, per poi finire sulla panchina dei biancorossi tra il novembre 2001 e il dicembre 2002, raccogliendo un sesto posto in B ed un esonero in favore di Marco Tardelli. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 21 luglio 2020 alle 13:00
Autore: Gianmaria De Candia
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