Il Bari non c'è più. La sentenza, amara, è arrivata dopo la gara persa contro la Reggina, primo vero crocevia (sciupato) di una stagione partita a mille e proseguita, in queste ultime settimane, con il freno a mano tirato, decisamente troppo tirato. Contro gli amaranto si è assistiti al solito copione, con i ragazzi di mister Torrente che, nonostate le assenze, hanno fatto la partita, proponendo anche trame pregevoli e pericolose. A mancare, però, ancora una volta la cattiveria sotto porta, che ha invece mostrato di avere, eccome, la Reggina, a segno con Comi nell'unica occasione da rete della sua partita. E tanto è bastato alla formazione ospite per espugnare il 'San Nicola'.

La domanda, alla luce di quest'ennesima, e brusca, frenata, è la seguente: che succede a questo Bari? Cosa sta inceppando un giocattolo che, sino ai primi di ottobre, sembrava senza difetti? Come può una squadra che gioca per quasi novanta minuti la palla non trovare la via del gol? Le risposta non può ridursi sempre e solo al semplice fatto legato all'età, all'inesperienza, che pur rimane un difetto. Ok anche le assenze, pesanti, ma questa squadra non vede come dovrebbe la porta, o la vede malissimo. Anche contro gli uomini dell'ex Dionigi sono state tantissime le occasioni da gol, puntualmente sprecate. Soprattutto nella prima frazione di gioco, con Caputo sciupone a divorarsi occasioni da sogno. Poi, come spesso successo nelle precedenti uscite, nella ripresa il Bari cala, soprattutto mentalmente. E la Reggina ne approfitta, segnando in una delle pochissime occasioni che ha saputo costruire. 

Inutili i minuti finali in cui il Bari ha provato in tutti i modi a rimediare. La frittata è ormai fatta, e la classifica assume ora contorni da brividi. Quartultimo posto in concomitanza con il Lanciano. Non proprio quello che ci si aspettava da una squadra che, sino a qualche settimana fa, veniva applaudita ed invidiata da più parti d'Italia. Gia' altri tempi?

Sezione: Editoriale / Data: Lun 12 novembre 2012 alle 23:00
Autore: Andrea Dipalo
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