Sino a diversa comunicazione, Cosmo Giancaspro non ha adempiuto a quanto previsto. I 4,6 milioni di euro non sono arrivati sotto nessuna forma tra le mani del notaio che sta seguendo da settimane la delicata faccenda legata alla necessaria ricapitalizzazione, il cui esito pare ormai scontato. Niente grana, niente lascia passare, con la società che imbocca ora un tunnel buio e pericoloso, che potrebbe portare la stessa allo sfascio. Al tanto temuto fallimento. 

Un club alla deriva, verrebbe da dire. E nessuno dei massimi protagonisti osa proferire parola. Un silenzio assordante, con il presidente massima espressione di un mutismo che sta facendo andare in tilt buona parte della tifoseria. Che pretende chiarezza, quella stessa chiarezza chiesta a gran voce dallo stesso Giancaspro a Gianluca Paparesta solo due anni fa, quando - a parti invertite - il socio di minoranza denunciava la poca trasparenza dell'allora presidente, già sull'orlo del precipizio per una ricapitalizzazione che non fu garantita nonostante gli estremi tentativi. Un po' come quello che sta succedendo all'attuale proprietà, stritolata da debiti e incombenze che non riesce evidentemente a fronteggiare. Il tutto, contornato (peggiorato) da un silenzio inaccettabile. Ma forse è meglio così. In fondo, quando il patron ha cercato di tranquillizzare l'ambiente ha fatto solo gaffe e figure birichine. Vedi il caso legato alla penalizzazione subita in classifica sul finire dello scorso campionato. 

Chi di spada ferisce, di spada perisce. Nella guerra a distanza tra Giancaspro e Paparesta, ora è il secondo ad assistere alle acrobazie del primo, a cui contesta anche una nebulosa situazione debitoria, peggiorata di gran lunga rispetto ai primi due anni di vita dell'Fc Bari 1908. Un cumulo di insolvenze pendono infatti sulla testa della società, da cui tutti sembrano avanzare denaro e da cui tanti vorrebbero rassicurazioni che, di fatto, nessun può dargli. 

Le prossime ore saranno quelle decisive. Uno slogan che, associato al Bari, è diventato persino banale e ripetitivo. Soffrire così ogni estate è frustrante. Per tutti. Anche e soprattutto per i tifosi. Se nei prossimi giorni qualcuno (chi che sia) non dovesse mettere sul piatto la necessaria liquidità, per il club biancorosso saranno guai seri. Ma i problemi non finisco qui: se pur si dovesse arrivare ad una soluzione positiva dell'intricata vicenda legala a questa benedetta ricapitalizzazione, all'orizzonte si presenterebbero già nuove tempeste, legate al presunto mancato pagamento dei contributi e alla discussa documentazione presentata per l'iscrizione al prossimo campionato. Senza dimenticare la situazione finanziaria in generale, che non promette nulla di buono. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 07 luglio 2018 alle 17:30
Autore: Andrea Dipalo
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