Quello che si sta dileguando in queste ore è stato un anno dai due volti in casa biancorossa. Due facce contrapposte, due storie nella storia. Dal penoso fallimento alla rinascita, voluta con forza a fine luglio dalla famiglia De Laurentiis dopo l'incredibile dipartita della Fc Bari 1908 e del suo maldestro presidente.

Cosmo Antonio Giancaspro resterà per sempre nella nostra memoria, essendo riuscito nella triste impresa di far precipitare un club storico come quello barese. Una gestione piena zeppa di falle e bugie, affanni e difficoltà. Due anni da buttare nella spazzatura. Promesse fatte e mai mantenute, conti in disordine e ambizioni bruciate. Una caduta verticale che ha visto la società inciampare senza paracadute. Per colpa sua e di chi di questo scempio si è reso complice, perchè l'uomo di Molfetta non è stato l'unico scrittore di quella che resterà per sempre la pagina più insulsa della storia biancorossa.

Una fine ignobile e ingloriosa iniziata nella primavera del 2014, con il fallimento pilotato dell'allora As Bari e l'avvento di Gianluca Paparesta, che ingannò la piazza con proclami e promesse salvo poi scivolare via dopo appena due anni per la manifesta incapacità (economica e non solo) di portare avanti un progetto che poggiava le sue fondamenta su un terreno instabile e pericoloso. Delle autentiche sabbie mobili, da cui l'Fc Bari non ha saputo trarsi in salvo nonostante la scalata consumata dall'imprenditore molfettese, che nei successivi 24 mesi non è infatti riuscito a fare meglio del suo predecessore, portando la società allo sfascio.

Sgomento, perplessità e un dolore quasi lacerante. Il fallimento getta nel panico l'intera tifoseria, preoccupata per le sorti della loro squadra del cuore, retrocessa in serie D e orfana di una proprietà che, da li a pochi giorni, prenderà le ambiziose sembianze di Aurelio De Laurentiis. Siamo a luglio, e il presidente del Napoli irrompe della storia del calcio barese, aggiudicandosi il titolo sportivo nonostante l'agguerrita concorrenza. Il popolo biancorosso torna a sperare e respirare. Il curriculum sportivo e imprenditoriale del nuovo padrone fa riaccendere un entusiasmo così pressante da far dimenticare in fretta il triste accaduto. 

Luigi, il presidente. Sistemate le prime faccende, la proprietà affida a Luigi De Laurentiis l'onere e l'onore di progettare il nuovo corso. Che parte subito a razzo, con la costruzione di una squadra pressochè invincibile e destinata a vincere subito il suo primo campionato. In fondo, l'obiettivo dichiarato è quello di riportare il Bari in pochi anni nell'olimpo del calcio, ovvero in serie A, promessa espressa senza mezzi termini sin dagli albori di questa nuova avventura. E come non dare peso e fiducia alle parole di una della famiglie più forti e credibili del panorama calcistico italiano. 

Il tempo ci dirà, ma il peggio pare finalmente alle spalle.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 31 dicembre 2018 alle 18:00
Autore: Andrea Dipalo
vedi letture
Print