"Ho tanti amici in campo e fuori, però sono uno che dice quello che pensa. Per gli allenatori forse è un problema, vedi Bjelica, ma se faccio osservazioni lo faccio per il bene della squadra, per migliorare. Io sono per l’autocritica, non me la prendo con gli arbitri o la sfortuna". Ha debuttato così, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Giulio Ebagua, aitante centravanti biancorosso che alla rosea si è aperto a confidenze e verità interessanti.

"Il Bari? Mi piace - ha continuato l'ex Catania e Torino -  Con qualche punto in più avrei detto altre cose. Adesso non si può pensare alla A. Si pensa che sia facile ma non è così. Sono qui in prestito, c’è l’obbligo di riscatto in caso di A, ma se non ce la facciamo spero di poterci riprovare. Sono contento che sia rimasto Caputo, vero capitano e in campo forte forte. Poi c’è De Luca: con me è a suo agio, lo conosco da quando era bimbo a Varese".

Ebagua, come noto, arriva in Puglia durante la finestra di mercato invernale conclusasi due giorni fa. Il suo recente passato si chiama Spezia: un'esperienza che l'attaccante nigeriano non ricorda con molto affetto anche per via del rapporto poco idilliaco con l'attuale tecnico bianconero: "Bjelica ha fatto di tutto per non farmi stare bene, forse soffriva la mia personalità e faccia a faccia è uscita la sua vera persona. Ho sempre cercato di aiutarlo senza fare polemiche. Mi mandava in tribuna e mi chiedeva di non fare casino, poi diceva di avermi fatto fuori. Ha conquistato la piazza, ma è un uomo piccolo. S’è offeso perché dopo la sconfitta col Carpi ho salutato Castori: per me il calcio non è guerra, gli amici restano".

"Un allenatore bravissimo è Montella - che con Ebagua è stato a Catania qualche stagione fa - che mi ha insegnato tanto, anche a calciare col destro. Tra gli altri tecnici umanamente dico Castori, ma il top resta Ventura: magari come persona è così così, ma è un maestro vero. Mi piace anche Nicola, uno che dice la verità: venerdì dopo il 4-0 non era contento, aveva ragione". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 04 febbraio 2015 alle 08:00
Autore: Andrea Dipalo
vedi letture
Print