In collegamento durante il Tb Sport su TeleBari, Nicola Ventola - ex attaccante biancorosso - ha parlato della sua quarantena e del rapporto con Bari: "Le dirette con Vieri? Abbiamo iniziato per gioco e abbiamo visto che la gente seguiva, serviva spensieratezza e aneddoti. Sapete quanto sono legato a Bari e ho fatto quella canzone che ha spopolato...".

"Anch'io andavo in curva prima di diventare calciatore del Bari - ha ricordato Ventola - Ho portato la mia baresità ovunque ho giocato. Ronaldo ha scritto durante una diretta Instagram di farmi parlare in barese. Porto la mia pianola dappertutto: una volta ho fatto cantare Ronaldo. L'allenatore che più mi ha formato? Fascetti senza dubbio. Mi ha fatto crescere, e stare con i piedi per terra. Era facile a 18 anni perdere la testa, mi riusciva tutto, il suo obiettivo è stato magari screditarmi tante volte, e così mi tirava la rabbia di dare sempre il massimo. Mi ha forgiato tantissimo. Il gol all'Inter? La liberazione da un incubo, dopo un infortunio gravissimo. Fu un gol meno bello di altri, ma c'era l'emozione della gente, che aveva vissuto con me il calvario dell'infortunio. Quel gol aveva un sapore speciale".

"Cinque giorni fa mi ha chiamato Loseto: un idolo, un esempio di baresità. Ho sempre commentato calcio dopo che ho smesso, e ho delle attività a Dubai. Il gol al Brescia di Pirlo? E chi se lo scorda, siamo entrati nella storia vincendo gli Allievi Nazionali. Mister Sciannimanico mi ha dato tanto. Mi tenevano a bada. Abbiamo gioito insieme. Son stato fortunato - ha ammesso Ventola Il più bel gol col Bari? Contro il Castel di Sangro. Fu bravo Volpi a darmi la palla in profondità, e io lanciai sotto all'incrocio, fu un gol di pregevole fattura, con una festa promozione incredibile. La gara con la Nazionale contro la Turchia? Segnai due gol, c'erano Totti e Buffon in squadra. I giochi del Mediterraneo furono il mio trampolino di lancio".

Ventola parla della possibile ripresa del campionato: "Prima ero più fiducioso: il calcio è uno sport di contatto, capisco le problematiche in questo momento. Qualsiasi decisione venga presa, ci saranno contenti e scontenti. L'ideale sarebbe non inventarsi chissà che; ma provare a finire, che sia anche giugno o luglio. I calciatori vogliono finire questo campionato. Bisogna provarci. Quando tornerò al San Nicola? Presto. L'ultima volta che sono stato allo stadio è stato nei play-off contro il Novara. Ho vissuto due anni a Los Angeles, e quattro a Dubai: mancavo fisicamente, venivo solo in estate e non c'era il campionato".

Sezione: Gli ex / Data: Mer 06 maggio 2020 alle 16:30
Autore: Redazione TuttoBari
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