Promette emozioni e spettacolo il big match di campionato in programma domenica pomeriggio tra Gela e Bari. Entrambe le squadre, infatti, sono in testa alla classifica per reti realizzate: ben 23 ciascuno (più di due a partita di media). Un dato comune significativo ma che nasconde delle notevoli differenze nel modo di interpretare gare e moduli.

I siciliani sono allenati da Karel Zeman, che reincarna perfettamente le idee tattiche (4-3-3) del padre Zdenek. Una squadra rapida e divertente, che cerca sempre di attaccare l'avversario, lasciando così anche notevoli spazi in fase di transizione e ripartenza. Basti pensare che i biancoazzurri nei cinque match disputati in casa hanno sempre realizzato e subito almeno una rete. Non a caso il capocannoniere del campionato milita proprio nel Gela, Giuliano Alma con 9 centri. L'esterno destro è uno dei punti fermi del tridente offensivo insieme a Arcangelo Ragosta (sinistra) e Louis Dieme (a quota cinque). Occhio al fattore cambi. Il giovane gambiano ('97) Moussa Bala Sowe ha realizzato tutte le tre reti in campionato da subentrato. Si tratta di giocatori molto duttili e imprevedibili, la cui posizione in campo può subire variazioni nel corso del match. 

Al contrario il Bari è una squadra molto solida, miglior difesa dell'intera D, e costruita per vincere. Le reti non sono frutto di un gioco spumeggiante e ultra offensivo ma esplicative della superiorità tecnica e mentale nei confronti delle avversarie. I biancorossi, a secco solo una volta in undici giornate (0-0 con la Turris), sono una squadra paziente e che va a fiammate. Tuttavia proprio la manovra e le prestazioni dei giocatori offensivi non sono stati esenti da critiche. Simeri, Neglia, Floriano e Pozzebon, pur realizzando 15 dei 23 gol complessivi della squadra, devono ancora migliorare intesa e movimenti. Inoltre il passaggio al 4-2-3-1 con la presenza fissa di Brienza sulla trequarti, ha portato al dimezzamento dei posti da titolare e ad una maggiore concorrenza, collocando nel dimenticatoio gente come Bollino. In zona goal i galletti possono però contare sulla fisicità dei difensori (già 4 gol tra Mattera, Di Cesare e D'Ignazio) nelle palle inattive e sul dinamismo degli under come Piovanello e Langella. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 21 novembre 2018 alle 12:00
Autore: Gianmaria De Candia
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