È ormai passato un mese dal giorno del rinnovo ufficiale di mister Cornacchini, giunto il 10 maggio scorso. La conferma del tecnico di Fano per il prossimo campionato di serie C ha un po’ diviso la piazza barese, nonostante la meritata vittoria raggiunta nella serie D. I tifosi favorevoli hanno accettato di buongrado il rinnovo in nome della continuità del progetto tecnico. Mentre i meno favorevoli hanno messo in discussione la leadership di Cornacchini, anche in un contesto certamente più complicato e competitivo come la serie C. Sicuramente, però, il mister biancorosso ha raggiunto un traguardo che è mancato da molto tempo a Bari: quello di essere riconfermato anche per la stagione successiva, evento mancato da ben quattro estati.

L’ultimo allenatore in grado di raggiungere la riconferma è stato Davide Nicola. Dopo la chiamata ricevuta nel novembre 2014 a seguito dell’esonero di mister Mangia e nonostante il mancato aggancio della zona play-off, Nicola rimase comunque sulla panchina del Bari per la stagione 2015/16. La campagna estiva regalò uomini adeguati ai suoi schemi, tanto che il Bari raccolse 14 punti nelle prime 7 giornate. Nonostante qualche passaggio a vuoto (vedi 3-0 a Terni o l’1-1 a Como), la squadra stazionava comunque nelle zone nobili della classifica. Letali furono le ultime cinque partite del girone d’andata, in cui Nicola raccolse appena 3 punti e ben 4 pesanti sconfitte, che fecero scattare l’esonero nel pieno periodo natalizio.

Vincenzo Torrente fu l’ultimo mister confermato, invece, dalla gestione Matarrese. L’allenatore di Cetara, grazie alla salvezza raggiunta nonostante i cinque pesanti punti di penalizzazione, restò sulla panchina barese per la stagione 2012/13. Qui la salvezza fu raggiunta in modo ancor più miracoloso, a causa di ben sette punti di penalità. Il Bari annullò subito il gap nelle prime giornate e nei mesi successivi alternò buone prestazioni ad alcune sconfitte. Il periodo di magra fu tra fine gennaio e fine febbraio, in cui la squadra scese pericolosamente vicino alla zona play-out. Con la vittoria raggiunta a Vicenza grazie al gol di Caputo, però, la crisi fu spazzata ed il Bari raggiunse una salvezza abbastanza tranquilla, viste le previsioni.

Un altro allenatore che conquistò una riconferma meritatissima fu Giampiero Ventura nell’estate 2010. Dopo il record di 50 punti raggiunto nella precedente serie A, si pensava che il Bari con lui in panchina potesse fare ancora meglio. L’inizio della nuova stagione fu molto positivo, con la vittoria sulla Juve ed il pareggio a Napoli. Dalla sconfitta in casa del Genoa in poi, però, qualcosa si spezzò e il Bari iniziò a racimolare sconfitte senza fine (ben 16 su 19 partite). Ventura si dimise il 10 febbraio 2011 e dopo qualche mese sarebbero sorti gli ignobili fatti del calcioscommesse.

Andando ancora a ritroso, la conferma più felice e fruttuosa fu quella di Antonio Conte. Il mister, chiamato l’anno precedente a sostituire Materazzi dopo il sonoro 0-4 col Lecce al San Nicola, fu l’autentica rivelazione nella stagione 2008/09. Conte trasformò il Bari in una macchina perfetta dal gioco spumeggiante, capace di collezionare il record di 22 vittorie e appena 6 sconfitte. Inoltre, si laureò miglior attacco con 65 gol e, per appena un gol in più, fu la seconda miglior difesa della serie B con 35 gol subiti. Una cavalcata del genere, non poteva che concludersi con la promozione in serie A grazie agli 80 punti raggiunti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 09 giugno 2019 alle 22:00
Autore: Gabriele Bisceglie
vedi letture
Print