Al Tb Sport su TeleBari, è intervenuto l'ex attaccante biancorosso Vitali Kutuzov"Ho chiamato qualche giorno fa un mio amico per farmi dare la ricetta per la focaccia. Di solito la mangio solo a Bari, ma ultimamente vengo pochissimo, siamo tutti a casa. Volevo fare la focaccia con le mie mani. Il mio peso forma? Per stare bene devo lavorare tantissimo. Al Milan mi facevano mangiare solo a Milanello, ma ho perso solo 300 grammi. Cosa faccio ora? Mi occupo di crescita dei giovani e di aiutare società storiche a non scomparire. L'hockey sul ghiaccio? Gioco un po' meno ora perché ho tanti impegni. Ci vogliono minimo quattro sedute: dedico tempo dove è più necessario, in direzione lavorativa. Barreto? Lui è un ragazzo particolare, chiuso. Ma io entro nella testa di qualsiasi persona per collaborare insieme. Cercavo di essere semplice e disponibile con lui, aiutandolo quando aveva bisogno. E' una persona per bene, è stato facile. Matarrese? Avevo un ottimo rapporto: a lui piacevano i ragazzi sinceri e che lavoravano. Mi chiamava russo: dopo un allenamento duro mi disse 'bravo russo, mi piace così'. Non è mai stato aggressivo con me. Il gol all'Inter? Quella partita è rimasta nel cuore dei baresi: l'Inter vinse con tutti, quella partita è rimasta nella storia. Poi a Natale mi operai al Tendine d'Achille, forse è stato il mio unico gol quell'anno".

Kutuzov svela altri aneddoti... "Io giornalista in sala stampa con Conte? Stavo lavorando in tv come ambasciatore per la Bielorussia. Era Inter-Lazio, sono andato in conferenza stampa e ho fatto una domanda al mister. A Conte e Ventura do' 10 come voto. Ero preoccupato quando Conte è andato via, avevamo vinto il campionato. Non potevo aspettarmi che arrivasse un altro allenatore così: si somigliano molto, chiedevano cose quasi identiche. Ognuno ha qualcosa da migliorare. Mi dispiace per Ventura che non ha portato la Nazionale ai Mondiali: capita, è un grande allenatore. Miei rimpianti? Ho avuto grossi problemi fisici al Parma: lì è stata un'annata difficile per me dove ho rovinato il tendine. Non riuscivo a risolvere il problema. Chi meglio fra Barreto e Castillo? Si assomigliano. Mi dispiace per Nacho, che non è riuscito a fare a Bari quel che faceva a Pisa. Purtroppo non sono riuscito a far con lui partite a Bari. Sono due bomber. Io ero un calciatore diverso, trovavo i compagni. Zeman mi chiedeva perché non tiravo in porta. La finta con l'altro attaccante? Quando mi arrivava il pallone lo facevo passare senza toccarlo. Rischiavo la figuraccia perché magari non mi seguiva nessuno. Ma ci provavo lo stesso".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 26 maggio 2020 alle 15:15
Autore: Redazione TuttoBari
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