Intervenuto ai microfoni di RadioBari, il calciatore biancorosso Ruben Botta si è raccontato parlando della sua vita a Bari ed in Italia: "Mi hanno accolto benissimo ed è importante per una persona come me che vive lontano da casa, anche se qui ho moglie e due figli. Quando sono arrivato in Italia ero più piccolo e c'erano un paio di argentini, era più facile, qui devo parlare per forza italiano. Dialetto? Non capisco niente".

Il calciatore racconta il suo percorso: "Mio padre era allenatore, mi portava sempre a giocare da piccolo, lui è il mio idolo. Sono cresciuto vedendo giocare Riquelme, ero tifoso del Boca Juniors. Il numero dieciSi tratta di una maglia importante che mi piace".

Spazio ai gusti culinari"A Bari non ho provato ancora nulla, né focaccia né panzerotto. Mi manca l'asado, mi piaceva alzarmi presto la domenica e preparare le grigliata. Se non fossi stato il calciatore? Mi piaceva aiutare mio nonno facendo il meccanico".

Sulla città: "Ancora non ho avuto il tempo per muovermi e visitare, con due figli è difficile".

Sezione: News / Data: Sab 09 ottobre 2021 alle 18:15
Autore: Raffaele Digirolamo
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