Intervistato dai canali ufficiali della SSC Bari, ecco come Michael Folorunsho racconta le sue origini calcistiche: "Ho cominciato nei campetti di periferia di Roma, andando dietro a mio fratello maggiore che giocava con i suoi amici. Poi i miei genitori ci hanno iscritto a scuola calcio e piano piano ho cominciato il mio percorso. In una finale contro l’Ostia Mare, il mister mi venne a parlare prima della partita dicendomi di impegnarmi perché la Lazio aveva mandato qualcuno per osservarmi. Ero contentissimo. Sono partito in prova con gli Allievi Nazionali e per fortuna è andata bene. Uno dei momenti più belli della mia vita è di certo la prima convocazione in Prima Squadra, in Coppa Italia a San Siro contro l’Inter. Devo tutto alla mia famiglia, mi sono sempre stati vicini; se sono riuscito a rimettermi in gioco dopo tanti problemi che ho avuto e arrivare fino a qui è grazie a loro".

Folorunsho poi racconta le sue qualità: "Da bambino ero cicciotello, poi piano sono cresciuto in altezza, ma è sempre stata una mia dote la fisicità, come anche la capacità di calciare con potenza. E pensare che all’inizio non tiravo mai; ora se ho l’occasione non mi faccio pregare. Spesso la voglia di mettermi in mostra, unita a un fisico importante, ha contribuito a farmi passare per irruento, ma ora, con la maggiore esperienza, ho imparato a controllarmi. Ma di cose da migliorare ce ne sono e ce ne saranno sempre tante, non si arriva mai. Mister Cornacchini e tutto lo staff mi bacchettano e mi danno consigli per migliorare, ma gli stessi giocatori più esperti sono sempre pronti a consigliarti, si mettono a disposizione, sta nascendo qualcosa di importante".

Spazio anche ad un pensiero sul S. Nicola: "Vedere uno stadio che esplode così fa venire i brividi; se poi si pensa a come sono vuoti gli stadi al giorno d’oggi, capisci che piazza particolare è Bari. Questa chiamata ha significato tanto per me, dopo due anni in crescendo al Francavilla, durante i quali ho capito che forse potevo fare il calciatore sul serio. In realtà pensavo che passare dalla Primavera alla C sarebbe stato facile, invece all'inizio ho fatto davvero fatica, giocare con i grandi è tutto un altro calcio".

Infine Folorunsho svela quello che è il suo sogno: "Goal al debutto al San Nicola e vittoria della squadra. Poi normale che tutti puntino ad arrivare il più in alto possibile, ma ora importa solo il bene del Bari".

Sezione: News / Data: Mar 23 luglio 2019 alle 16:15
Autore: Claudio Mele
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