Il match winner dell’incontro, Simone Simeri, si è presentato ai microfoni di RadioBari, commentando la sua rete decisiva: “Non c’era modo migliore per scusarmi, sia per i tifosi che per la società, perché ho fatto un gesto poco carino, avendo lasciato la squadra in nove contro la Palmese. Poi in settimana è stato il mio compleanno, non c’era modo migliore per festeggiare entrambe le cose. Me lo dedico perché me lo merito, sono state due settimane d’inferno. Quando non sei in campo purtroppo soffri, vedi la squadra soffrire contro il Gela e la Nocerina e, non poter dare una mano, è dura”.

Sulla sua personalità, in campo e fuori, ha risposto: “In passato ha detto di avere due personalità, purtroppo. In campo sono una persona, fuori un’altra. In campo non mi rivedo in ciò che sono. Fortunatamente, fuori sono una persona genuina, che ama stare con i compagni e con la famiglia”.

Sul Bari in difficoltà nelle ultime gare, ha commentato: “Secondo me noi non siamo calati fisicamente, magari mentalmente non abbiamo retto la mentalità avuta nella prima parte di stagione. Anche perché il girone di ritorno è tutto un altro campionato, le squadre si attrezzano, c’è chi si deve salvare e chi, come il Portici, cerca i punti per i play-off. Comunque, il Portici è una buona squadra, giovane, avevano 6-7 under in campo. Giocano bene e gli faccio i più sinceri complimenti”.

Simeri ha poi ringraziato Floriano, autore dell’assist: “Floriano, non lo descrivo di certo io, ha una qualità che tutti conosciamo. Riesce a metterti la palla dove deve essere messa. Gli faccio i complimenti, per noi attaccanti è importante avere uno come lui. La nostra sfida di bomber del Bari è solo una questione di numeri. Il nostro obiettivo, così come per tutti i compagni, è solo quello di andare a Troina per festeggiare”.

Simeri, infine, ha parlato del suo stop e del suo ruolo preferito“L’allenamento più importante per un giocatore è la partita. Nel secondo tempo ho pagato le due settimane di stop, calando un pochino, nel primo tempo sono invece partito sparato. Sono contento di aver fatto gol nel momento più difficile. Paradossalmente col 4-3-3 mi sento a mio agio, perché mi piace svariare in avanti. Mi facilita però giocare con Iadaresta, un attaccante più statico e diverso da me, che mi fa stare di più nel vivo del gioco. Per me è uguale, mi metto a disposizione e cerco di dare il cento per cento”.

Sezione: News / Data: Dom 14 aprile 2019 alle 18:15
Autore: Gabriele Bisceglie
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