Terza sconfitta nelle ultime quattro partite, nelle quali il Bari ha raccolto solamente un punto: visto il ruolino di marcia, il baratro della zona playout, a dispetto di una classifica in cui i biancorossi sono più vicini all’ottavo posto che al quintultimo, si fa terribilmente incombente. Al Penzo gli uomini di Iachini sono affondati nella pioggia che ha colpito Venezia, nonostante in alcuni momenti la prestazione sia stata tutto sommato positiva e un pareggio non sarebbe stato un risultato immeritato.

In questo momento della stagione, però, più della prestazione contano i punti. E il Bari non ne ha raccolti, anche perché, come contro il Catanzaro, il momento migliore dei biancorossi c’è stato solo dopo lo svantaggio (questa volta doppio). La prima parte di gara ha infatti mostrato in maniera lampante tutti i difetti mostrati fin qui: la squadra è apparsa in difficoltà a centrocampo, con i reparti lontani fra loro e il Venezia che ha trovato terreno fertile quando ha provato a ripartire in contropiede.

A questo si sono aggiunte pesanti difficoltà sulle palle inattive: dopo appena due minuti di gioco, infatti, gli uomini di Iachini sono passati in svantaggio al termine di un’azione nata sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La difesa dei galletti si è persa il movimento di Gytkjaer, che servito da Svoboda ha avuto gioco facile nel battere Brenno da buona posizione, nonostante il disperato tentativo di salvataggio operato da Puscas. Al quattordicesimo lo schema si è ripetuto, in maniera quasi identica. Il calcio d’angolo è stato battuto dalla parte opposta, ma come nell’occasione precedente Svoboda ha staccato anticipando Ricci, trovando un compagno (questa volta Altare), che da posizione favorevole ha insaccato la rete del raddoppio.

Dopo la mezzora i biancorossi hanno ascoltato l’invito di Iachini ad alzare il baricentro e la prestazione complessiva è cresciuta. Prima Nasti e Puscas sono andati vicini al gol con due conclusioni nel giro di pochi minuti, poi lo stesso attaccante rumeno ha sfruttato un cioccolatino servito da Ricci per mettere in rete il gol del 2-1. Sebbene la ripresa sia scivolata via con ritmi più bassi rispetto al primo tempo, la formazione è apparsa comunque leggermente in crescita rispetto all’avvio di gara, arrivando più volte dalle parti di Joronen e mostrando una maggiore compattezza anche in fase di non possesso.

L’entusiasmo, alimentato dai cambi, è durato in ogni caso poco: nel finale il Bari ha perso di nuovo campo, subendo da Joel Pohjanpalo il gol che ha chiuso definitivamente i giochi. Adesso la situazione per i biancorossi si fa molto preoccupante: portarsi dietro gli aspetti positivi della prestazione è sicuramente importante, ma adesso questa squadra ha bisogno come il pane di fare punti. Altrimenti questa stagione, già complessa, rischia di diventare catastrofica. 

Sezione: Copertina / Data: Dom 10 marzo 2024 alle 18:45
Autore: Raffaele Digirolamo
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