La difesa “di ferro”, come l’aveva definita a luglio il presidente Luigi De Laurentiis, scricchiola non poco. Il Bari, reduce dalla prima sconfitta stagionale in campionato, cerca i perché di una perforabilità del reparto arretrato che si è palesata nelle ultime partite, con 4 reti subite negli ultimi due match, e 5 negli ultimi 3.

Non proprio il rendimento che consentirebbe, a lungo termine, di sognare obiettivi importanti. L’attenzione degli appassionati si appunta su tanti dati preoccupanti, riguardanti il pacchetto difensivo dei biancorossi. Se a capitan Di Cesare, a 40 anni, non si può chiedere molto di più, complici i frequenti acciacchi fisici dovuti anche all’età, e Vicari sembra un tassello imprescindibile dell’organico, la prima alternativa nel ruolo è quel Zuzek che non ha mai convinto fino in fondo, complice la colpa indelebile sulla marcatura di Pavoletti quel maledetto 11 giugno.

Anche a Parma, il suo tentativo di chiusura su Benedyczak al momento della rete decisiva degli emiliani ha lasciato a desiderare.  Immune da colpe Matino, fin qui mai utilizzato. Dorval, al Tardini, ha palesato un po’ di legittima stanchezza, dopo essere stato uno dei cardini del Bari fino a questo momento, sbagliando anche lui sul gol del 2-1. Partita sotto tono, dall’altro lato, anche per Ricci. Qui, il problema sta nel poco apporto fornito finora dai loro ricambi, rispettivamente Pucino (out a Parma per un attacco influenzale) e Frabotta (titolare sinora solo col Catanzaro al S. Nicola, autore anche lui di un paio di errori in copertura in quell'occasione).

In un Bari apparso ancora in costruzione, ora a metà classifica con 8 punti guadagnati in 7 partite, urge ritrovare le sicurezze difensive della passata stagione, completando anche l’ambientamento di un Brenno non sempre perfetto, in special modo nelle uscite. Le fortune dei galletti passano anche da una solidità di squadra ancora latente. C’è ancora tempo, per carità, ed il campionato è lungo ed irto di ostacoli. Ma la B è un campionato da prendere con le molle, bastano un paio di vittorie per sognare. O un paio di cadute per vedere le streghe.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 28 settembre 2023 alle 19:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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