Gran protagonista in B con la maglia della Cremonese, Gaetano Castrovilli è intervistato sulle pagine nazionali de La Gazzetta dello Sport. L'ex biancorosso fa riferimenti alla sua avventura pugliese e la sua città natale: "Sono tornato per le feste a casa. Che tristezza vedere vuote le vie dove da piccoli ci sfidavamo in partite infinite. Zero bambini, quei pochi che erano in giro avevano la testa fissa sul cellulare". 

"A 12-13 anni stavo smettendo - prosegue Castrovilli - Ogni giorno erano 160 chilometri e i miei genitori o mio zio Nimbo a volte dovevano stare a casa dal lavoro per accompagnarmi. Mi sentivo un peso e ho pensato di mollare tutto". Un soprannome, El Castro: "Nelle giovanili del Bari c'era Vito, il magazziniere, che diceva che somigliavo a El Shaarawy e mi ha ribattezzato così".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 09 gennaio 2019 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoBari
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