Consueta conferenza stampa di vigilia in casa biancorossa per Giovanni Cornacchini. Il tecnico ha così presentato la sfida di domani pomeriggio al San Nicola contro la Turris: "E' un ottima squadra, ha tanti buoni giocatori. Dobbiamo esser pronti e sereni, come abbiamo fatto fino adesso, sarà un impegno serio. Serve un approccio tosto, davanti hanno velocità, qualità e fantasia ma noi siamo attrezzati. Non sono partiti benissimo ma vorranno fare punti, per loro è l'occasione giusta per mostrare la loro forza. Tutti danno per scontato che sia facile vincere il girone ma la difficoltà ci sono, soprattutto dal punto di vista dell'ambiente. Se la Turris, la nostra principale rivale sulla carta, prende quattro reti a Roccella significa che il girone ha insidie. Dobbiamo essere bravi a limitare le difficoltà. Record? Mi interessa solo il risultato. Sono molto concreto. L'obiettivo è ben preciso nella mia testa, deve essere così anche per i ragazzi. Le squadre forti sono felici quando vincono".

Il tecnico si è poi soffermato sulle possibili scelte di formazione di domani, spiegando l'importanza nella gestione delle sostituzioni: "Devo valutare perchè ho l'imbarazzo della scelta. Posso chiudere gli occhi e tirarli su a caso. Son tutti bravi. Domani Floriano è a disposizione. D'Ignazio l'ho sostituito due volte ma ho fiducia in lui, l'ho sempre schierato. Il gol può aiutarlo. Anche il 4-3-1-2 mi convince, hai più peso davanti con due attaccanti sulla stessa linea e il trequartista, che può svariare su tutto il campo. Per come intendo il calcio io, Simeri e Neglia hanno fatto un lavoro determinante. Fortunati ad avere più soluzioni. Ho giocatori che possono fare tutto, è un bel vantaggio. Abbiamo cinque cambi a disposizione e una squadra come la nostra, deve sfruttarli. Avendo giocatori importanti, devo farli giocare. Devo cercare di lavorare sulla testa, non voglio perdere nessuno. I giocatori devono sentirsi tutti importanti e partecipi. Se non li fai mai giocare, mentalmente li potresti perdere. La partita può cambiare con i cambi, bisogna valutare i momenti". 

Cornacchini ha, infine, parlato delle sue idee di calcio: "Quando ho iniziato ad allenare, mi accusavano di cambiare molto in campo. Dicevano che la squadra non aveva identità ma per me era quella. Concedo tanta libertà ai giocatori, non posso bloccare le loro qualità con determinati movimenti. La squadra è duttile ma le soluzioni vanno provate. A Bari mi piace tutto, sono molto motivato. dall'ambiente alla società. Se società è forte fa la differenza, allenatore e giocatori contano relativamente poco. Per un allenatore è la cosa più bella pensare solo al campo. In altre squadre dovevo pensare anche ad altro".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 13 ottobre 2018 alle 12:45
Autore: Gianmaria De Candia
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