Dopo il pareggio pirotecnico di Catanzaro, la classifica sta assumendo sempre di più una certa fisionomia con squadre che, sino ad alcune giornate fa, sembravano non insidiare il Bari nella corsa ai play off. La stessa squadra biancorossa si trova in una condizione di rincorsa dopo che per alcune settimane aveva provato a consolidare la posizione nella griglia degli spareggi.
Gli ultimissimi risultati ottenuti dai galletti mettono la compagine biancorossa in una nuova situazione dove ora sarà fondamentale non perdere più punti e provare a fare il massimo possibile per agganciare il treno delle migliori otto. Ora il Bari è davvero ad un bivio e si deve guardare le spalle da una nuova insidia che sta arrivando gagliarda e minacciosa. Trattasi del Modena dell’emergente tecnico Paolo Mandelli, sino a poco tempo fa responsabile tecnico della Primavera della compagine emiliana, passato alla prima squadra dopo l’esonero di Bisoli.
L’allenatore modenese si è conquistato la fiducia della società grazie ad un lavoro certosino di recupero di alcuni giocatori che sembravano persi e con una cultura del lavoro di grandissimo livello. Nei “canarini”, da quando è arrivato Mandelli, si è ritrovato un chiaro senso del gioco, una nuova identità e sprazzi di calcio di ottima qualità. Nelle file del Modena si sono notevolmente evidenziate le prestazioni di Antonio Palumbo. Il centrocampista ex Ternana è oramai il punto fermo di una squadra che sa coniugare forza fisica a qualità tecnica. Su Palumbo, Mandelli ha costruito la sua idea di calcio coinvolgendo la maggior parte dei giocatori a sua disposizione. Sono molto cresciute le prestazioni di Gliozzi in fase offensiva con un discreto contributo realizzativo cosi come quelle di Pedro Mendes arrivato a Modena con tante aspettative ed ora davvero al centro del progetto dei canarini. Su questi tre calciatori si poggia l’architrave della compagine emiliana pronta a dare battaglia sino alla fine.
Non va assolutamente dimenticato, poi, che continua ad esserci, per la lotta play off, la mina vagante del Cesena di Michele Mignani. La squadra romagnola è stata una di quelle che ha divertito di più sul piano dell’armonia e con giocate di assoluta qualità, potendo contare su un centrocampo fatto di dinamismo e colpi di ottima fattura. In questo senso la squadra continua a poggiare sulla regia e le intuizioni di Giacomo Calò e sulla verve agonistica del capitano Prestia che guida sempre la difesa con grande maestria. Il tutto condito dalle reti del bomber albanese Cristian Shpendi autore, al momento, di undici marcature in campionato.
Insomma nuovi ostacoli sul cammino del Bari in una corsa play off sempre più complessa e con una lotta serrata sino alla fine. Con l’imperativo categorico di evitare altri e dolorosi passi falsi che potrebbero compromettere definitivamente il raggiungimento dell’obiettivo.
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