Le parole di Di Cesare che ha annunciato il suo ritiro in conferenza stampa: "Questa scelta non mi è stata imposta, potevo benissimo continuare. La società non mi ha chiesto nulla. Sono consapevole di quello che verrà. Ho sentito il presidente veramente carico e motivato. Se ho fatto questa scelta, uno dei motivi è anche questo. Sullo scorso anno non ci vorrei tornare più: vorrei che si mettesse un punto e che si potesse ripartire, dobbiamo guardare al presente. Mi piacerebbe che il nuovo direttore e il nuovo allenatore lavorassero in maniera serena".

Su Magalini, nome forte per il ruolo di direttore sportivo: "Io posso solo parlare  bene del direttore perché l'ho avuto quando ero giovane ed ero un po' pazzerello. E' una persona seria, pulita e competente. E' un grande lavoratore". 

 Sugli ex compagni e la piazza: "Ho ricevuto tantissimi messaggi dai miei ex compagni e anche da tanti presidenti che non ho mai avuto. Mi hanno fatto tanto piacere. La cosa che mi ha messo in difficoltà è stata le gente che mi diceva sempre grazie e che mi abbracciava". 

Sulla differenza tra il vecchio e il nuovo ruolo: "Sarà tutto completamente diverso. Ci saranno momenti in cui soffrirò: ho fatto per 25 anni questa vita. Devo essere bravo a gestire i cambiamenti. D'altra parte, però, mi hanno dato una grande opportunità per non restare a casa. Devo solo ringraziare il presidente. Ho tanta voglia di imparare".

Sull'ultima stagione: "Non mi rimprovero niente e sono orgoglioso del fatto che ho sempre messo il Bari davanti a me, andando a volte anche allo scontro". 

Sul suo percorso a Bari: "Non pensavo che avrei mai fatto questo percorso con la maglia del Bari. Sono stato io a voler tornare in Serie D, sentivo di aver lasciato qualcosa di incompiuto. Non so quando è scoccata la scintilla, forse vedendo l'amore della gente. Non sempre è andato tutto bene, ma io non ho mai mollato e forse proprio così è nato questo amore. L'anno in Serie C con Mignani ha fatto scoccare l'amore più che mai". 

Sulla possibilità di organizzare una partita di addio al San Nicola: "E' normale che mi sarebbe piaciuto salutare in un modo diverso, però va bene così. Vedremo cosa si potrà organizzare".

Il gol più bello: "Quelli con la Ternana e il Parma di quest'anno sono stati troppo importanti".   

Le emozioni nel suo trascorso a Bari: "Ho vissuto veramente tantissime emozioni, sia belle che brutte. Sono stati 6 anni in cui ho provato emozioni che non ho mai provato da nessuna parte. Quello che tengo a dire è che: questa piazza può rendere se tutti remano dalla stessa parte. Se si crea quell'alchimia, piazze così non ce ne sono proprio". 

A quale direttore sportivo potrebbe ispirarsi nella sua carriera: "Ne ho avuti tanti bravi. Non ce n'è uno in particolare a cui mi ispiro". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 10 giugno 2024 alle 12:30
Autore: Antonio Testini
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