Protagonista per quattro stagioni e mezzo con la maglia del Bari, a Massimo Donati è legato uno dei ricordi più belli degli anni in Serie A dei biancorossi: la rete della vittoria contro la Juventus. Calciatore intelligente e di carisma, ora Donati ha appeso gli scarpini al chiodo. La nostra redazione lo ha raggiunto in esclusiva in occasione della sfida tra Bari e Messina, due nobili decadute in cui Donati ha giocato: “Bari e Messina sono due squadre con due tifoserie importanti ed in Serie A lo hanno dimostrato entrambe; hanno un seguito importante, che i pugliesi continuano ad avere, e spero che prima o dopo entrambe riescano a tornare su palcoscenici più importanti. Ad oggi il Bari è nettamente più avanti e la proprietà importante ha ambizioni per risalire in fretta mentre il Messina ha ancora molto da lavorare ed il processo sarà molto più lungo".

Differenze fra Scozia e Italia? "L’unica, semplice, è che in Scozia la Federazione funziona mentre in Italia no e questo discorso lo estendo tranquillamente a tutti gli altri settori anche extra-calcio. Società che falliscono costantemente come accade nelle serie minori in Italia qui è un evento raro, accade ma è molto meno frequente e molto più controllato come fenomeno".

Futuro? "Ho preso il Patentino Uefa A da allenatore ed attendo un’opportunità in prima squadra che sia in Scozia, dove posso allenare i club professionistici, o in Italia dove posso allenare fino alla C inclusa".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 05 gennaio 2019 alle 17:00
Autore: Alessio D'Errico
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