Si dice spesso che per quantificare il valore di una squadra bisogna individuare in essa una colonna vertebrale, e quindi portiere, difensore, centrocampista centrale e prima punta. Nel Bari targato 2019/2020 il comune denominatore dei quattro giocatori che compongono l'ossatura della squadra è l'esperienza, sia in termini anagrafici che di carriera calcistica.

Frattali, Di Cesare, Bianco e Antenucci hanno vissuto parabole calcistiche totalmente diverse: c'è chi ha fatto esperienze all'estero, chi non ha mai disputato una partita in Serie A, chi ha dimostrato di poter reggere il livello della prima categoria e chi, invece, si è dovuto accontentare del gradino più basso. Tutti hanno però alle spalle un passato da leader nelle squadre in cui hanno giocato, e questo non può che aver beneficiato il loro arrivo in una piazza con le idee chiare per il futuro.

In una rosa variegata ed ampia come quella del Bari era indispensabile, per una società che ambisce ad una precoce scalata, individuare dei fari da posizionare a capo del gruppo.

In questo senso, dopo che sono passati quasi tre mesi di stagione, possiamo affermare che la società ha lavorato con buon senso, perchè tutti stanno assolvendo al meglio le loro mansioni, rendendo ancora più coeso il gruppo. Frattali è una sicurezza tra i pali, Di Cesare l'intoccabile della retroguardia difensiva per leadership tecnica ed emotiva, Bianco è il metronomo del centrocampo e Antenucci, ovviamente, il bomber ineffabile. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 14 novembre 2019 alle 19:30
Autore: Giovanni Fasano
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