Domani sera si alzerà finalmente il sipario sui playoff di Serie C, che vedono ai nastri di partenza 23 squadre tutte desiderose di approdare in Serie B. Tantissime le incognite, dovute ai quasi quattro mesi di stop forzato causa la pandemia che ha colpito l'Italia e il mondo intero. La più grande problematica, riconosciuta da addetti ai lavori e preparatori atletici, è però quella di non poter disputare amichevoli nel corso delle settimane di avvicinamento al grande evento. Del resto chiunque ha masticato un po' di pallone sa bene che un conto è allenarsi e un altro è fare delle amichevoli per alzare i ritmi e conoscere lo stato di forma della squadra.

Un problema non di poco conto, che però è stato sviato in maniera molto intelligente da mister Vivarini e dal suo staff tecnico. Hamlili aveva parlato di un metodo alternativo, tanto semplice quanto ingegnoso. I galletti, 23 in totale contando il terzo portiere Liso, sono divisi equamente in due team da 11 giocatori l'uno fissi, che si sfidano continuamente. La cristallizzazione delle squadre crea in un certo senso lo spirito della partita, la tensione e la rivalità che, seppur in allenamento, nasce inevitabilmente. 

Si potrebbero definire i due team Bari Uno e Bari Due, considerando i valori di tutti e 22 i componenti. Avendo tutti a disposizione, nascono inevitabilmente dei dualismi: basti pensare al duello Sabbione-Perrotta, ma con le stesse chance di titolarità. A centrocampo si compone il vero rebus. Due coppie: Bianco-Schiavone e Hamlili-Scavone, col solo Maita certo di una maglia da titolare. Il resto delle scelte è abbastanza preciso e senza sorprese, come ci si poteva aspettare conoscendo mister Vivarini.

Indicazioni dunque per la gara inaugurale del 13 luglio. Nel frattempo ci sono quasi due settimane per modificare lo status e mettere scompiglio nei piani, ben delineati, del tecnico ex Ascoli. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 29 giugno 2020 alle 18:30
Autore: Claudio Mele
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