Non è stata una partita piena di soddisfazioni quella tra Bari e Foggia. Almeno per i baresi, accorsi in massa allo stadio San Nicola per vedere una partita qualitativamente più temperata sul piano del gioco rispetto ai precedenti stagionali. C’è però un galletto che, dopo tanto tempo, ha finalmente potuto togliersi la soddisfazione del gol personale: si tratta di Mattia Maita.

Spiovente in area, palombella di Mallamo e colpo di testa del numero 4 biancorosso. Poi l’abbraccio coi compagni e la palla sotto la maglietta: una dedica speciale per la figlia in arrivo a gennaio. È così che Maita ha voluto celebrare il primo gol stagionale in biancorosso, arrivato in una partita molto sporca e che necessitava di un colpo di rapina da mandare in porta in mezzo alla mischia. 

Nonostante il Bari non sia riuscito a ottenere la quinta vittoria consecutiva, il centrocampista messinese può festeggiare per aver realizzato una rete che non arrivava dalla trentesima giornata dello scorso anno, nella sconfitta per 2-1 contro la Ternana. In casa, invece, il digiuno è stato ancora più lungo e conta 640 giorni dalla vittoria per 5-2 sul Rieti. Fu la prima partita coi galletti per Maita e nella stessa occasione arrivò anche il suo primo gol in biancorosso. 

Da ieri, invece, il numero 4 conta tre segnature sul suo personale pallottoliere. Numeri da non travisare, perché sono solo la cornice della grande storia di Maita col Bari, fatta di solidità e prestazioni quasi sempre impeccabile. Adesso, però, piuttosto che le reti personali, l’obiettivo è di riprendere a trascinare la squadra sulle ali della vittoria, partendo già da Francavilla, tappa fondamentale in un percorso che può nascondere insidie ovunque. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 22 ottobre 2021 alle 07:00
Autore: Gabriele Ragnini
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