Il Bari stenta a decollare. La squadra biancorossa, da tutti accreditata come la favorita del girone C di Lega Pro, annaspa alla ricerca della propria identità. In tanti si saranno domandati quale sia la corretta chiave tattica per lasciar esplodere le potenzialità della squadra. Il modulo 3-5-2 scelto da Cornacchini contro la Reggina, ha messo in luce una squadra lenta, macchinosa e prevedibile. 

Se è vero che a Cornacchini servono tempo e pazienza, è altrettanto vero che Bari è una piazza che non può permettersi di perdere terreno sulle rivali. E se queste- leggasi Ternana, Catania e Catanzaro- non ne hanno approfittato, il merito non è stato certo del Bari. Cornacchini dovrà sfruttare l’enorme potenziale a disposizione per conferire al Bari maggiore imprevedibilità. 

Ci sarebbe l’imbarazzo della scelta per giocare in maniera differente, e con una manovra più fluida ed imprevedibile. Con Bianco e Awua a comporre la cerniera di centrocampo, Kupisz, Floriano e Neglia potrebbero agire alle spalle di Antenucci. Un 4-2-3-1 difficilmente prevedibile se ben interpretato. Bianco ha dimostrato piena affidabilità- si riguardino le stagioni di Carpi- anche quando impiegato con un altro mediano al suo fianco, ed Awua in quanto a grinta e determinazione non è secondo a nessuno. 

Le alternative, da SchiavoneD’Ursi, da ScavoneTerrani, fino a Ferrari e Simeri non mancano. Un’altra chiave di lettura vedrebbe El Loco centravanti con Antenucci alle sue spalle e Floriano sull’esterno. La difesa a quattro, composta dai vari Berra, Sabbione, o Perrotta, Di Cesare e Costa, farebbe il resto. 

Alla luce di quanto visto durante la precedente stagione, quando il Bari, sempre con Cornacchini in panchina, giocava in maniera differente e con maggiore convinzione, e considerata l’esperienza dei calciatori a disposizione, potremmo paragonare la squadra ad un’ottima macchina che non sta marciando come dovrebbe. Avrebbe solo bisogno di correre per scrollarsi di dosso alcune insicurezze che non fanno parte del suo dna. Continuando a marciare a passo d’uomo, correrebbe il serio rischio di ingolfarsi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 20 settembre 2019 alle 13:00
Autore: Raffaele Garinella
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