"Per vincere bisogna faticare. Niente è scontato, anche se ti chiami Bari". La frase di Giovanni Cornacchini in conferenza stampa riassume la forza della squadra biancorossa e il valore assoluto del successo ottenuto contro il Marsala, squadra tosta, fisica e mai doma. Non è tanto il +12 parziale sulla Turris a rendere felici tecnico e tifosi, quanto aver trovato tre punti preziosi per ripartire al meglio dopo la sconfitta contro la Turris. il 3-1 rifilato ai siciliani avvicina ancor di più il Bari all'obiettivo: un risultato sofferto, ottenuto con i muscoli più che con le idee.

E sì, perché il Bari ha dovuto subire le pene dell'inferno prima di avere ragione del Marsala: la rete di Manfrè ha ridestato le preoccupazioni di Cittanova e Torre del Greco. Dopo qualche minuto di sbandamento, il Bari ha saputo reagire con i suoi uomini d'esperienza: Mattera, Brienza e Floriano hanno suonato la carica e l'1-1, come ha ammesso lo stesso Cornacchini, ha donato nuovo entusiasmo a una squadra che sembrava sull'orlo del baratro. 

Tutto poi cambia in pochi secondi a inizio ripresa: Marfella quasi combina la frittata, poi rimedia e qualche attimo dopo Floriano si procura il rigore che Brienza magistralmente realizza. La sofferenza fino al 3-1 (da segnalare la grande risposta di Marfella, bravo a deviare sul palo la botta di Corsino) è ormai "storia" di molte gare del Bari, non bravo nel gestire la palla e ripartenze, fatta eccezione per il maestro Brienza. Ma alla fine, è il sodo che conta e i risultati sono in linea con le aspettative, seppur ottenuti più con la sofferenza che con il bel gioco. Ma a Cornacchini va benissimo così.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 11 febbraio 2019 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoBari
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