In una lettera aperta al Corriere dello Sport, Antonello Valentini ha parlato delle ultime in casa biancorossa, sottolineando l'indipendenza che Bari deve avere dalla casa madre Napoli. Questo un estratto della lettera: "Uno slogan rischia sempre di tradire la complessità delle situazioni, ma in questo caso serve a fotografare il problema: “Bari e il Bari non possono essere la succursale di Napoli e del Napoli”. Devono rimanere due entità complementari ma distinte, sul piano degli uomini, delle sedi decisionali,degli organigrammi societari. Alla famiglia De Laurentiis va riconosciuto il merito di aver rilanciato società e squadra dopo il fallimento della gestione Giancaspro e il baratro della Serie D. Ma per dirla tutta, anche dal punto di vista del “prezzo” di acquisto, per una piazza così importante e calorosa, il vero affare l’ha fatto la nuova proprietà".

Valentini prosegue: "Come la storia del calcio impone, il Bari deve conservare una sua autonomia societaria, una sua dignità di squadra, un suo habitat radicato sul territorio. Così non è per Il momento. E farebbe un grave errore la famiglia De Laurentiis a non rendersene conto e a non correggere certe scelte. La prima “spia” si è accesa fin dalla vigilia del campionato: meno abbonati in C rispetto alla stagione passata in Serie D, a conferma della scarsa fiducia del pubblico nel progetto tecnico della società. La sconfitta di domenica a Francavilla è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso portando all’esonero di Cornacchini".

Infine Valentini conclude dicendo: "C’è tempo ovviamente per rimettersi in carreggiata e innestare la marcia giusta, senza drammatizzare. Ma a patto che la società cambi registro. Sulla risposta della tifoseria c’è da giurarci".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 24 settembre 2019 alle 12:15
Autore: Claudio Mele
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