È vero, fin qui il rendimento di George Puscas è stato al di sotto delle attese. Quando l'attaccante è arrivato in biancorosso, alla fine dello scorso mercato di gennaio, su di lui era riposta grande fiducia: la società, del resto, aveva fatto un investimento oneroso per convincerlo ad arrivare in Puglia e sposare la causa dei galletti. Un po' per il recente infortunio, un po' per un rodaggio più lungo del previsto, il rumeno non è riuscito a rispettare fino in fondo le aspettative.
Spesso, infatti, Puscas ha offerto prestazioni assolutamente insufficienti. Nella prima parte della sua esperienza biancorossa è apparso quasi sempre fuori condizione e in difficoltà nel reggere i novanta minuti. L'emblema di questo rendimento negativo è stata la gara di Modena, in cui l'attaccante è stato sostituito al quarantacinquesimo per far posto al baby Colangiuli. "Nessuna bocciatura", disse allora Iachini, ma i novanta minuti passati in panchina nella sfida successiva furono certamente emblematici nell'indicare l'insoddisfazione verso il suo rendimento.
Se questo scenario fotografa una situazione tutt'altro che esaltante, va anche detto che nelle ultime gare prima dell'infortunio Puscas aveva dimostrato maggiore lucidità e precisione. Solo Davide Diaw, del resto, ha un numero maggiore di expectead goals per numero di minuti giocati, e in relazione all'impiego effettivo il rumeno è il calciatore della rosa che ha trovato la porta con maggiore frequenza. Sono quattro le marcature messe a segno fin qui dal calciatore, di cui due consecutive negli ultimi impegni in cui è sceso in campo.
Anche in partite in cui prima del gol era stato assolutamente insufficiente, come quella contro il Como, Puscas aveva trovato l'abilità di togliere le castagne dal fuoco, così come ha fatto la settimana successiva segnando un rigore pesantissimo con il Pisa. Queste doti dell'attaccante, che ieri è tornato parzialmente in gruppo e potrebbe essere nuovamente nella lista dei convocati contro il Cittadella per giocare almeno uno scampolo di partita con un tutore alla mano, al Bari serviranno come il pane.
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