Se pensiamo alle ultimissime partite del Bari, ci ricordiamo una squadra nuovamente compatta e attenta sul piano difensivo. Tanto di confortante si era visto soprattutto contro Spezia e Reggiana. Quell'enorme problema dei gol subiti sembrava questione oramai risolta, facente parte di un passato messo alle spalle. Con il Brescia, invece, un incubo è tornato dalle parti del San Nicola. Un fantasma che sembrava chiuso in un cassetto. Lo spettro delle reti subite è rientrato dalla porta principale causando non pochi mugugni nel popolo biancorosso.
La partita con il Brescia, infatti, ha riproposto un vecchio difetto. Quello dell'incapacità della squadra di Longo di saper tenere un risultato di vantaggio provando anche ad incrementarlo e a difenderlo con le unghie e con i denti. Niente di tutto questo. Nuove incertezze e nuovi buchi si sono rivisti nella loro peggiore esibizione. E non può certo essere un alibi la questione della pesantezza del campo dovuta alle abbondanti piogge che la città di Bari ha dovuto affrontare lo scorso weekend. Il terreno di gioco pieno di pozzanghere e falsi rimbalzi valeva anche per gli avversari. La verità è che il Bari è ripiombato in vecchie amnesie, soliti errori di posizione e scivoloni individuali che hanno causato un nuovo pareggio pieno di amaro in bocca e di rabbia.
Un'incapacità di gestire il risultato che, dunque, torna ad essere un problema di non poco conto misto ad un pacchetto arretrato ancora una volta distratto e poco efficace. Longo, spesso, ha cambiato pedine in difesa e, forse, questo non crea la necessaria conoscenza tra i calciatori, i giusti meccanismi e i giusti movimenti. Vanno chiariti tanti rebus. Primo tra questi la questione legata a Vicari, capitano della squadra, che non sembra dare le necessarie garanzie da un punto di vista fisico. In secondo luogo, capire se davvero puntare su Simic o sulla crescita di Obaretin. In ultima analisi se, a questo punto, in questi ultimi giorni di mercato sia necessario pensare a nuovi rinforzi per permettere a Longo una maggiore scelta e la possibilità di garantirsi maggiore copertura. Pensieri e scenari che scaldano e non poco il tifo biancorosso che teme un nuovo allarme difesa e la sensazione di non aver del tutto trovato il giusto e reale assetto. A Longo e alla società il compito di far scivolare via cattivi pensieri ritrovando immediatamente, a partire da Cesena, una nuova compattezza difensiva.
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