L'arrivo di Conte sulla panchina della nazionale ha creato una piccola diatriba tra Bari e Lecce, due città molto importanti nel percorso sportivo e professionale del tecnico. Il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro, ha così espresso il suo piacere per il traguardo raggiunto dall'ex allenatore biancorosso: "Antonio Conte? Noi baresi lo amiamo. Quando ha allenato il Bari, noi tifosi dei galletti nello stadio San Nicola abbiamo rivisto un calcio spettacolare e appassionante che non ammiravamo dai tempi di Enrico Catuzzi. Insomma, lo sentiamo barese a tutti gli effetti: il suo genio e la sua creatività superano ogni polemica territoriale. Basta seguire un suo allenamento per scoprire come nulla sia casuale: le sue vittorie sono state il frutto di concentrazione e sacrificio, valori da trasmettere ai giovani. L’abitudine a non mollare è la strada maestra per il riscatto dei nostri territori".

In seguito è arrivata la risposta del presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, che ha difeso le origini del nuovo tecnico azzurro: "Più salentino dell’allenatore della Nazionale non c’è nessuno. Di sicuro c’è qualcosa che non quadra nel rapporto tra il ct azzurro e una parte della tifoseria del Lecce (Conte fu aggredito da alcuni ultras giallorossi per i suoi trascorsi a Bari n.d.r.): il nostro impegno, come rappresentanti delle istituzioni dovrebbe essere rivolto proprio a ricreare il feeling perduto - riporta il corrieredelmezzogiorno.it - Conte è una autentica icona di una pugliesità costruttiva e operosa. La passione di Bari e dei baresi? Non è un problema: noi salentini siamo bravi nel farci voler bene da tutti. Anche dai nostri cugini baresi". 

Sezione: News / Data: Mer 20 agosto 2014 alle 18:30
Autore: Gianmaria De Candia
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