In ogni angolo della città, in ogni bar, in ogni ufficio, non si parla d'altro. Il Bari non riscuote più speranza, illusione, auspicio di vittoria. La sconcertante discontinuità dimostrata da questa squadra in questo campionato è un dato oramai certo. Non c'è spazio per tanti altri commenti o per tante altre analisi. La disfatta di Castellammare di Stabia ha certificato in maniera quasi definitiva che questa compagine non ha quella struttura mentale adeguata per certi traguardi. Qualsiasi avversario sa come stanare il Bari, renderlo inoffensivo, colpirlo in ogni momento della partita. Chiunque giochi contro i biancorossi dimostra più organizzazione ma soprattutto più ardore agonistico. 

Moreno Longo, con le sue dichiarazioni post partita, ha un po' spiazzato, parlando di squadra che avrebbe dato il massimo possibile. Difficile pensare a questo. Perchè se questo è il vero Bari inutile fare voli pindarici. La vera realtà è di una squadra tremendamente fragile, senza spina dorsale da un punto di vista psicologico, con lacune caratteriali evidenti. Sembra che tutti svolgano il compitino quasi senza un reale spartito. Solo a tratti sembra una squadra veramente vogliosa di vincere. Poi, alla prova successiva, stecca sempre. Non dà mai l'impressione di prendere una determinata via. Di viaggiare spediti verso l'obiettivo. Raggiungere cosi i play off diventa pensiero piuttosto ardito. 

La società è intervenuta sul mercato dando sempre l'impressione di lavorare più per dimostrare di esserci che non per un concreto progetto di vittoria. La tifoseria ne è consapevole da tempo. Proprio questa sembra la certezza oramai acclarata. Non appare una proprietà davvero desiderosa di portare in alto il Bari e, probabilmente, anche all'interno dello spogliatoio, si percepisce ciò. Cosi facendo diventa davvero dura appassionarsi a questa squadra e, di conseguenza, spingere questi ragazzi verso un traguardo importante. Perchè questo sembra essere ciò che si vede. Purtroppo.

Sezione: Copertina / Data: Mer 12 febbraio 2025 alle 21:30
Autore: Maurizio Calò
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