Federico Giampaolo, oggi tecnico dell’Aquila, in Eccellenza, ha vestito la maglia del Bari in A nel 1991-'92, e segue ancora con interesse le sorti dei colori biancorossi.

Intervistato in esclusiva dalla nostra redazione, ha espresso la propria opinione sul futuro dei galletti: “Sono molto felice del fatto che il Bari, dopo anni difficili, sia in testa al campionato di C. Certo, il percorso da affrontare è ancora lungo e difficile, ma ritengo che la rosa a disposizione del tecnico sia all’altezza del compito e possa riportare i pugliesi in cadetteria. Già la sfida di domenica prossima, contro la Turris, sarà probante. È vero che i campani hanno il miglior attacco del girone, ma le squadre di Mignani sanno difendere molto bene, ed in avanti il parco attaccanti del Bari garantisce imprevedibilità e gol.”

A costruire questa squadra, il diesse Ciro Polito, per il quale l’ex trequartista ha usato parole di stima: “Lo conosco, dai tempi di Salerno. So come lavora, ed è bravissimo ad assemblare gruppi importanti, che poi portano risultati, come è successo a Castellammare ed, ultimamente, ad Ascoli. È una figura fondamentale di questo Bari. Ed è supportato da una società solida, che investe ogni anno per costruire compagini in grado di primeggiare. Per me, è troppo presto per porsi problemi circa la questione della multiproprietà. Bisogna prima risalire in categorie più consone al blasone di questa piazza, con l’aiuto di un pubblico straordinario come quello del S. Nicola.”

È prematuro, dunque, immaginare per i galletti uno scenario come quello che sta vivendo la Salernitana: “I granata stanno giocando in A, al di là delle problematiche societarie. E per quella città è un traguardo di grandissima importanza. Ricordo quell’annata in massima serie in Campania, finita in maniera assurda, con la retrocessione e la morte di tre tifosi. Quel lutto fu una tragedia immane. Avevamo un organico di livello assoluto, con gente come Gattuso, Vannucchi, Di Michele, Di Vaio. Se ci fossimo salvati, avremmo potuto dare soddisfazioni per molti anni. Oggi, auguro alla squadra di Castori di mantenere la categoria, anche se ha davanti un campionato di sofferenza, molto complicato, nonostante l'arrivo di un campione come Ribery. Ma, nel calcio, non si sa mai.”

Sezione: Esclusive / Data: Mar 05 ottobre 2021 alle 13:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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