È un Bari ricco di volti nuovi. Viste le ristrettezze della rosa biancorossa, la coppia formata da Magalini e Di Cesare ha dovuto fare numerosi acquisti durante l’ultima campagna trasferimenti. Alcuni di questi (Favilli e Falletti) sono arrivati l’ultimo giorno. Di loro e di altri profili abbiamo parlato con un allenatore che li ha conosciuti molto bene come Roberto Breda. Il tecnico ex Ascoli e Ternana è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoBari.
Nelle sue ultime due avventure, ad Ascoli e a Terni, Breda ha avuto modo di allenare Lorenco Simic e Valerio Mantovani, i due principali rinforzi difensivi del Bari. Questo il suo parere su di loro: “Sono due ottimi giocatori. Era un vero peccato che Lorenco fosse andato via dall’Italia. Dopo l’anno ad Ascoli, secondo me, lui poteva riconfermarsi e riproporsi anche per la Serie A. Torna in una piazza importante. Mantovani è un giocatore molto duttile, perché può fare tutti i ruoli. Ha grande personalità e sempre il giusto atteggiamento ed è un ragazzo che nel gruppo si sente. Entrambi ottimi acquisti”.
Su chi possa raccogliere la leadership di Valerio Di Cesare: “Di Cesare aveva ormai raggiunto un’esperienza, una leadership e anche un piacere di giocare tali che è molto difficile da sostituire. Io lo so bene, vista l’ultima partita dello spareggio con la Ternana. I due ragazzi che sono arrivati sono comunque in gamba. Sotto il profilo della leadership, magari Mantovani ha delle doti più evidenti. Simic può avere uno tipo di leadership diversa, legata alle sue qualità tecniche”.
Nell’ultimo anno a Terni, Breda ha avuto modo di allenare ben tre giocatori ora presenti nella rosa del Bari: Favasuli, Favilli e Falletti. Così il mister su Costantino Favasuli: “Con noi ha giocato sempre come quinto e facendo sempre bene, sia giocando dal primo minuto che a gara in corsa. È un giocatore capace di cambiare il volto delle partite. Il ragazzo, pur essendo un classe 2004, ha personalità, cattiveria, determinazione. Deve migliorare negli ultimi 20 metri, perché lui sa arrivare sempre nella zona calda, ma magari ci arriva un po’ stanco. Se riesce a fare quell’ultimo step diventa un giocatore importante, perché ha una facilità di corsa che diventa molto utile. Per me lui potrebbe giocare anche come mezz’ala, cosa che aveva fatto a Terni con Lucarelli. In generale è un giocatore che, nonostante la giovanissima età, è molto affidabile”.
Su Favilli: “A noi è mancato tanto l’anno scorso. Non per colpa sua, perché ha sempre messo l’anima. Lui ha sempre dato una mano al gruppo, anche quando non ha giocato. L’infortunio ormai è alle spalle e so per certo che l’ha risolto. Se riesce a riprendere una buona continuità fisica è uno che può fare anche il titolare, perché è uno bravo a giocare con la squadra, ha forza, cattiveria e si completa benissimo con Lasagna e Novakovich. Il fatto che abbia risolto il problema dell’anno scorso mi fa molto piacere, perché merita di giocare. Lo merita sia come ragazzo che come giocatore”.
Su Falletti: “L’anno scorso io l’ho avuto solo da ottobre a gennaio, perché poi è andato a Cremona. In quel periodo è stato il calciatore che ci ha fatto cambiar marcia. È il tipo di giocatore che vuoi sempre avere in squadra. A Cremona non ha reso secondo le sue possibilità, forse perché non ha giocato nel ruolo a lui più congeniale, perché la Cremonese, anche giustamente, giocava in una maniera diversa rispetto a noi. È un bel giocatore con capacità di saltare l’uomo. L’anno scorso negli ultimi 3-4 mesi ci è mancato moltissimo, ha fatto un’ottima scelta a venire a Bari, perché in un ambiente del genere lui può esaltarsi e può esaltare il pubblico”.
La sua collocazione tattica ideale: “Lui si trova molto bene come trequartista centrale, agendo dietro le due punte o anche come uno dei due trequartisti dietro un solo attaccante. Fa più fatica a fare la mezzala”.
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