TuttoBari - I ricordi di Ebagua: “Città? Voto 10. L’amicizia con Bellomo e quella volta con i tifosi…”

L’ex attaccante biancorosso Osarimen Giulio Ebagua, ha vissuto a Bari solo sei mesi, conditi da una doppietta in casa contro il Frosinone. In un girovagare per l’Italia, conta 62 reti totali in Serie B. Nel capoluogo pugliese, però, ha trovato molto più che semplici gol, come lui stesso ha raccontato ai microfoni di TuttoBari.com:

“Bari è una piazza che mi è rimasta nel cuore, sia in campo ma nell’ospitalità della gente fuori, è eccezionale. Ogni anno vengo 2 o 3 volte e sono contento di tornare, di ritrovare tante persone, anche tifosi. Bari voto 10, per umanità e calore“.

A Bari per ritrovare qualche amico, tra cui un attuale giocatore biancorosso: “Ho una grande amicizia con Bellomo, per me è come un fratello, ci sentiamo spesso e lo vengo a trovare quando vengo giù”.

Innamorato della città, l’attaccante ricorda, con ironia, anche un siparietto con un gruppo di tifosi, all’epoca delusi dall’andamento della squadra: “Il Bari ha una grande tifoseria, mi ricordo che quell’anno non stavamo rispettando le attese ed erano venuti a parlarci durante gli allenamenti. Non sono venuti però per minacciarci, anzi sono stati molto pacati. Solo un mio compagno ha preso uno ‘schiaffo educativo’ (ride), volevano caricarci!”.

E su quell’unica stagione in biancorosso continua: “La mia esperienza è stata calcisticamente negativa, perché se ci penso avevamo uno squadrone e non abbiamo fatto neanche i playoff…”

Negativa solo per i risultati personali e di squadra, infatti, lo stesso Ebagua afferma: “Una piazza come Bari amplifica le emozioni del calcio, io posso solo ringraziare per questo. Nella vita ho avuto un insegnamento che mi porto sempre dentro: rispetto per l’amore della gente e per quello che fai. A Bari mi sono sentito ancora più un privilegiato”.

Quindi un piccolo rammarico per ciò che è stato e che non è potuto essere: “Eppure Bari è una delle piazze in cui per numeri ho fatto anche peggio, pensa se avessi fatto bene…”.