A Bari si è aperto un nuovo corso con l'arrivo di Massimo Carrera. Abbiamo sentito l'ex Pino Giusto per commentare l'arrivo in panchina del suo ex compagno di squadra sul finire degli anni ottanta: "Conosco Massimo e sono sicuro che lui ha accettato la Serie C solo per il Bari. Ricordo che Bari era una delle sue prime volte al Sud. Si è innamorato della piazza, mi parlava di quanto fosse affascinante giocare davanti a tutti quegli spettatori e davanti ad una tifoseria così calorosa. Conoscendolo si è legato sentimentalmente a Bari e ha lasciato un bellissimo ricordo nei tifosi. Ha avuto esperienze importanti in Russia e Grecia oltre che insieme a Conte tra Juventus e Italia, per cui avrà sposato un progetto molto importante offerto dalla società. Il suo obiettivo è quello di scalare le categorie con il Bari. Il cammino è in salita, però lui è un vincente. Non si abbatteva mai già da calciatore. Sa che deve fare un'impresa, ma a lui piacciono le battaglie. Si catapulterà sul lavoro e, nonostante la squadra sia un po' corta, deve riuscire ad arrivare ai playoff con una buona condizione mentale e fisica. Conoscendo il suo valore ai playoff il Bari potrà trionfare".

Un giudizio anche sull'operato di mister Auteri: "Nel calcio quando non arrivano i risultati credo sia una normalità cambiare. Ci si aspettava molto di più dal punto di vista dei risultati ma anche della qualità di gioco espressa. Non vorrei che a gennaio alla squadra, dovendo rincorrere, al primo passo falso sia crollato il mondo addosso. Ritengo che grande merito vada attribuito alla Ternana e questo ha influito mentalmente sui biancorossi. Non è però giustificabile a certi livelli. Conosco Auteri da un paio d'anni e devo ammettere in tutta onestà che le sue squadre giocano sempre discretamente con un buon calcio propositivo. Si diceva un gran bene dal punto di vista tattico di lui, però vedendo il Bari giocare - soprattutto nel 2021 - non si è visto nulla di tutto ciò. Sapevo che non era un buon comunicatore e quando i risultati non arrivano in una piazza come questa, rischi di attirare delle antipatie".

Oltre ad Auteri ha salutato anche Romairone...: "Non me lo aspettavo, visto che Romairone è un uomo della società. E' inutile nasconderlo: De Laurentiis da anni lavora d'équipe con un gruppo, di cui fa parte Romairone, che gira sempre insieme. Pensavo in una stabilità abbastanza lunga, invece così non è stato. Trovare i motivi di tale scelta è difficile dall'esterno, ma De Laurentiis ha voluto dare un segnale alla piazza che chiamava a gran voce l'esonero di entrambi. L'esonero del mister era nell'aria da dopo la Cavese, ma gli hanno voluto dare un'ultima chance con la Viterbese. Perdere come si è perso domenica, senza reazione, ha toccato forse l'operato anche del direttore sportivo".

Giusto ha condiviso l'esperienza di Noicattaro con Daniele Faggiano, accostato alla poltrona di direttore sportivo del Bari. Un'accoppiata, quella possibile tra Carrera e Faggiano, da categoria superiore: "Daniele si è fatto da solo. Lo apprezzo perché a Noicattaro era la sua prima esperienza in C e mi aveva entusiasmato per la sua umiltà. Si confrontava spesso con me e i calciatori, si metteva a disposizione del gruppo. Un direttore sportivo deve saper non solo scegliere i giocatori, ma anche saperli gestire sotto l'aspetto mentale durante il campionato. Lui ha ottenuto poi tanti risultati importanti e oggi è uno dei migliori. E' giovane e si è sempre imposto in piazze importanti. Ho letto anche di Fabio Lupo, un'altra persona che conosco e molto legata a Bari. Sono dei profili importanti. La società già con la scelta di Carrera ha dimostrato di voler guardare oltre. Se poi arriva un direttore sportivo con gli stessi obiettivi di Massimo, allora sarebbe ancora più chiaro l'intento della società".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 11 febbraio 2021 alle 18:00
Autore: Claudio Mele
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