Dopo gli esoneri di Auteri e Romairone, i biancorossi ripartono da Massimo Carrera. Per commentare l’attuale momento storico, la nostra redazione ha intervistato Gian Piero Ventura, che ha provato a spiegare ciò che è mancato all’ex mister siciliano: “Solo Auteri può dare questa risposta. È chiaro che qualcosa si è disfatto, perché la squadra quando è partita era assolutamente competitiva. Lo è ancora, anche se sono andati via due-tre giocatori che secondo me sarebbero potuti essere importanti, ma se è stata fatta questa scelta sarà stata fatta a ragion veduta. Con una squadra competitiva diventa normale avere un rammarico di essere così distanziati dalla Ternana, che per il 75% ha il merito di essere lì”.

Ventura ha continuato: “Se si vanno a vedere gli altri gironi, al Bari mancano quei cinque-sei punti che ha lasciato per strada nelle ultime due partite. Se contro la Cavese e la Viterbese avesse vinto, sarebbe stato perfettamente in linea con tutti e tre i gironi. La Ternana ha fatto un campionato quasi a sé fino ad oggi, mentre per il restante 25% dipende dai biancorossi: se si fa solo un punto con l’ultima e la Viterbese è evidente che qualcosa si è rotto. Ora la cosa principale non è quella di piangersi addosso, ma bisogna rimboccarsi le maniche e ritrovare la convinzione di andarsi a prendere ciò che si può con la qualità di questi calciatori. Se non si può arrivare primi, si deve cercare di arrivare secondi per poi giocarsi i play-off da protagonisti”.

Sui recenti problemi: “È abbastanza evidente che qualcosa si è rotto, probabilmente anche all’interno: non c’è solo un problema di natura tecnico-tattica. Invece di andare a cercare i colpevoli, secondo me la prima cosa da fare è di andare a riprendersi quello che Bari merita, cioè la classifica, l’immagine e tutto quello che rappresenta questa squadra per la piazza”.

Sull’arrivo di Massimo Carrera e la sua precedente esperienza con Antonio Conte: “Gli allenatori quando vincono sono alti, biondi e belli. Quando perdono diventano piccoli e sporchi. È inutile fare commenti, sono il primo tifoso del Bari e gli auguro di fare bene. Non dobbiamo vedere se sia simile a Conte, ma speriamo che Carrera sia Carrera: un allenatore con la voglia di fare bene per se stesso e per il Bari”.

Accostato recentemente anche alla panchina dei galletti, Mister Libidine ha spiegato: “Tifo Bari e vivo a Bari. Per il primo anno dopo trentasei anni ho fatto la scelta di fermarmi senza pensare che ci fosse nuovamente la pandemia. Se avessi pensato che sarebbe arrivata di nuovo questa ondata, avrei continuato a lavorare visto che avevo la possibilità. Un po’ di calcio mi manca, poi dove, quando e come è tutto da valutare”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 12 febbraio 2021 alle 20:30
Autore: Gabriele Bisceglie
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