Intervista a Pietro Maiellaro sulle pagine de La Gazzetta del Mezzogiorno. L'ex fantasista biancorosso ha dichiarato: "L’affetto nei miei confronti non è mai mancato, ma nell’ultimo periodo sembrava davvero che dovessi giocare la domenica. Tantissime persone, prese dall’astinenza da calcio, hanno rivisto vecchie partite, riprovando le emozioni di quei tempi. E devo ammettere che mi sono lasciato coinvolgere volentieri".

Maiellaro ricorda la sua carriera... "Mi è mancata la nazionale: l’ho sfiorata e non ho coronato il sogno di acciuffarla perché il ct Azeglio Vicini trovò una scusa per non convocarmi dopo che saltai una gara per un problemino fisico. È’ pur vero che la concorrenza all’epoca nel mio ruolo portava i nomi di Baggio, Mancini, Zola. Oggi il livello è diverso: in tanti arrivano in azzurro con tre buone prestazioni. Ho ammesso tante volte il mio errore: essere andato via da Bari. Lì avevo trovato la mia dimensione ideale, avevo tutto. Ho giocato in città importanti, mi sono divertito, ma il Bari è stata la squadra della mia vita. Il Bari mi ha portato in serie A, mi ha dato l’opportunità di confrontarmi con grandi campioni, la gente mi ha fatto sentire speciale. Se fossi rimasto, forse saremmo davvero riusciti ad acciuffare quel sogno chiamato Europa".

Sulle scelte attuali del calcio... "Ho apprezzato la posizione della Figc: no alle soluzioni a tavolino, solo il campo può essere giudice di una stagione. Come si può paragonare, ad esempio, il percorso del Bari con quello di compagini appartenenti ad altri gironi? Sono certo che, se si tornerà a giocare, la truppa di Vivarini ha grandi chance di ottenere il salto in B".

Sul possibile coinvolgimento di leggende biancorosse proposto recentemente dal presidente De Laurentiis... "Sono stato onorato di tale attenzione. Speriamo che abbia un seguito. Senza dimenticare gente come Giovanni Loseto, Giorgio De Trizio, Angelo Terracenere. Loro, oltre essere stati grandissimi calciatori, sono nati qui. Hanno il Bari nell’anima. Noi risponderemo a qualsiasi chiamata, ma prima il presidente De Laurentiis ha una missione: portare il Bari in serie A. Nel posto che spetta ad una piazza unica".

Sezione: Gli ex / Data: Mar 26 maggio 2020 alle 11:30
Autore: Redazione TuttoBari
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