Antonio Zito, 35 anni, centrocampista della Paganese, ha un rapporto decisamente contrastato con la piazza di Bari e, nella sfida di questo pomeriggio al S. Nicola, potrebbero ancora una volta piovere dalle tribune i sonori fischi del pubblico barese nei suoi confronti.

Le ragioni di questa acredine sono molteplici, ed affondano le radici nel passato del mediano, che ha affrontato il Bari in carriera ben 13 volte, rimediando 8 sconfitte, 2 pareggi e sole 3 vittorie. Il trentacinquenne napoletano, in queste sfide, si è sempre contraddistinto per la particolare verve agonistica, caratteristica del suo gioco.

In uno dei primi match, nel 2012, quando indossava la casacca della Juve Stabia, dopo aver colpito un palo durante la gara, terminata a reti bianche, rimediò un’espulsione diretta per aver rifilato una manata in volto all’allora difensore biancorosso Claiton. Nel girone d’andata del campionato 2013-’14, quello, per i galletti, della meravigliosa stagione fallimentare, per Zito, passato alla Ternana, arrivò il primo ed unico gol contro il Bari della sua carriera, che non servì ad evitare la sconfitta dei suoi nel capoluogo pugliese, causata da una doppietta di Galano decisiva per il 2-1 finale.

Al ritorno, le fere non ebbero miglior fortuna, con il centrocampista costretto ad abbandonare il campo per doppia ammonizione dopo 37 minuti di gioco, ed i biancorossi vincenti in Umbria. Ma il vero e proprio casus belli, tra Zito ed i tifosi baresi, ci fu nel marzo 2015.

Nel pre-partita di un acceso Avellino-Bari il calciatore, in forza agli irpini, rovesciò inopinatamente una bottiglia d’acqua addosso al terzino dei galletti Sabelli. All'origine del gesto, vecchie ruggini tra i due. Volarono parole grosse, e Zito fu poi autore di una grande gara, vinta dai padroni di casa per 2-0, che in occasione del secondo gol festeggiarono con l’esultanza del trenino, quasi a sbeffeggiare gli avversari.

Da quel momento, ogni volta che ha incrociato il Bari, l’esterno è sempre stato bersagliato dai fischi della tifoseria barese, memore di quanto accaduto. Quando, nel 2016, per rinforzare i pugliesi si era pensato anche a lui, il suo nome fu accantonato presto, perché inviso alla piazza. Oggi, nonostante le parole distensive pronunciate più volte dal giocatore, che nel frattempo ha affrontato altre volte i galletti, con le maglie di Salernitana e Casertana, Zito rischia ancora di dover sentire, ad ogni tocco di palla, boati di disapprovazione a tinte biancorosse.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 26 settembre 2021 alle 10:30
Autore: Giovanni Gaudenzi
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