Il Bari, cosi come il resto della serie B, si appresta a vivere la terza sosta della stagione. Una prima parte di campionato che ha visto i biancorossi faticare tantissimo con punte di assoluta difficoltà sia nelle prestazioni individuali che nel gioco collettivo. Ma non sono mancate anche le solite situazioni riguardanti il modo di comunicare della società che ancora una volta non ha dimostrato la doverosa presenza in certi frangenti. Ecco, di seguito, cosa si può definire non positivo della prima parte di stagione dei galletti.
FLOP DI MOLTI BIG - I giocatori più rappresentativi del Bari non stanno incidendo come dovrebbero. Ci si aspettava tantissimo soprattutto dai "baresi" Castrovilli e Partipilo senza dimenticare Antonucci, Pagano e, in parte, lo stesso Gytkjaer anche se infortuni e difficoltà di inserimento ne hanno minato la continuità. Solo nelle ultimissime partite l'attaccante scandinavo sembra migliorare. Ma sono anche alcuni "vecchi" ad aver, sino a d'ora, deluso. Viene in mente quel Dorvàl che l'anno scorso dominava la fascia sinistra e che ora sembra un giocatore senza verve agonistica e, spesso, pasticcione. Ci si aspetta nettamente di più da tutti i suddetti giocatori a partire dalla prossima gara interna contro il Frosinone.
FRAGILITA' DIFENSIVA - Anche quest'anno non manca la questione legata alla difesa. La delusione più grande è stata la constatazione di aver visto, almeno per il momento, difensori non all'altezza delle aspettative con errori individuali e di reparto davvero gravi. Le ultime prestazioni di Nikolaou sono stati il simbolo di un flop davvero consistente, proprio da quel giocatore da cui ci si aspettava molto di più. Se lui doveva sostituire il buon Mantovani è facile ora rimpiangere l'ex difensore del Palermo. E, se non fosse stato per Cerofolini, il Bari sarebbe in una condizione di classifica ancora più drammatica.
MANCANZA DI CATTIVERIA - Troppe volte il Bari ha deluso nella finalizzazione, nell'incapacità di saper gestire un risultato di vantaggio, nell'approfittare di contesti favorevoli. Troppe volte si è avuta la sensazione di un collettivo molle e incapace di essere decisivo nei momenti topici delle partite. Personalità scadente e una cattiveria agonistica spesso latitante. Un mix malefico che ha portato il Bari a prestazioni estremamente negative e con picchi di forte preoccupazione per il futuro in questo campionato. L'ultima partita contro lo Spezia è stata la sintesi di questa prima parte di stagione. Ci si aspettava continuità dopo le vittorie contro Mantova e Cesena ma cosi non è stato.
FLOP COMUNICAZIONE - Si era partiti quest'estate con una situazione che faceva ben sperare. Nel ritiro di Roccaraso non era mancata la presenza piuttosto frequente del presidente De Laurentiis e del suo staff, avendo come primo pensiero l'interlocuzione con la stampa e le prime impressioni sulla nuova squadra che si stava andando a formare. Una volta iniziata la stagione si è tornati nel solito immobilismo comunicativo con pochissime incursioni presidenziali e l'unica situazione di confronto con il direttore sportivo Magalini solo dopo la figuraccia di Reggio Emilia, dove si era messa in discussione la posizione di Caserta. Insomma, niente di nuovo sotto il sole con una situazione sempre di maggiore distacco e rottura tra proprietà e tifoseria.
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